martedì, Luglio 8, 2025
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I nonni contano… ma non migliorano i voti a scuola: studio delle università di Bologna e Vienna

(Sesto Potere) – Bologna, 8 luglio 2025 – I nonni: una colonna portante del welfare familiare informale, in Italia e in Europa. Si occupano dei nipoti, supportano i genitori, aiutano con il lavoro domestico. Ma il tempo trascorso con loro ha un impatto sui risultati scolastici di bambine, bambini e adolescenti?

Secondo lo studio The effect of grandparental involvement on grandchildren’s school grades: Heterogeneity by the extended family characteristics, la risposta è no: il coinvolgimento dei nonni, pur prezioso nella vita quotidiana, non migliora né peggiora i voti a scuola.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Social Science Research, ha visto collaborare Francesca Zanasi, ricercatrice al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Alma Mater, e Valeria Bordone, professoressa di Sociologia all’Università di Vienna.

Le studiose hanno analizzato oltre 3mila casi di bambine, bambini e adolescenti tra gli 8 e i 15 anni, utilizzando il German Family Panel (Pairfam), un’ampia indagine rappresentava della popolazione tedesca che può però offrire spunti utili per il contesto europeo.

Sono stati esaminati tre aspetti del coinvolgimento dei nonni: la cura diretta (ad esempio il babysitting), la frequenza dei contatti familiari, il sostegno economico offerto ai genitori.

I risultati parlano chiaro: nessuna di queste dimensioni è associata a cambiamenti significativi nei voti scolastici, misurati in matematica e tedesco. Il dato resta invariato anche tenendo conto di differenze socioeconomiche quali il livello di istruzione, l’occupazione e l’origine migratoria delle famiglie.

“Lo studio offre un quadro importante per le definizione di nuove politiche familiari – afferma Francesca Zanasi – Non ridimensiona il ruolo centrale dei nonni nella vita dei nipoti, ma invita a riflettere sul ruolo che famiglia, scuola e politiche pubbliche svolgono nello sviluppo educativo dei minori”.

La ricerca si inserisce in un contesto italiano ed europeo più ampio, segnato da due importanti trasformazioni demografiche e sociali: l’invecchiamento della popolazione e l’aumento della partecipazione femminile al lavoro retribuito.

In questo scenario, il sostegno dei nonni resta essenziale. Tuttavia, per migliorare il rendimento scolastico servono strumenti educativi mirati e un rafforzamento delle politiche pubbliche a sostegno dell’infanzia e della genitorialità.
Insomma, i nonni sono importanti per crescere, ma per migliorare i voti a scuola serve altro.