lunedì, Luglio 7, 2025
HomeEmilia-RomagnaSovraffollamento carceri, plauso Ancarani (Pd) a Piano regionale per la prevenzione del...

Sovraffollamento carceri, plauso Ancarani (Pd) a Piano regionale per la prevenzione del rischio suicidario

(Sesto Potere) – Forlì – 7 luglio 2025 – “Il carcere non può essere un luogo di abbandono o di dolore senza risposte. Con il nuovo Piano regionale per la prevenzione del rischio suicidario, la Regione Emilia-Romagna compie un passo importante verso un sistema penitenziario più umano, dove la tutela dei lavoratori e delle persone detenute diventa una priorità reale e condivisa”: dichiara la consigliera regionale Valentina Ancarani (PD), a seguito dell’informativa del Garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri, in Commissione VI.

“Gli strumenti previsti dal Piano – come l’impiego di equipe multidisciplinari, i percorsi individualizzati e la prevenzione fin dall’ingresso in istituto – rappresentano una risposta concreta a un fenomeno drammatico come i suicidi in carcere, che anche il Presidente Mattarella ha definito una vera emergenza sociale”.

Durante l’audizione, il Garante ha ribadito la gravità delle condizioni del sistema penitenziario regionale: a fronte di una capienza regolamentare di 2.981 posti, nel 2024 i detenuti presenti sono stati 3.853, con un tasso di sovraffollamento pari al 131% e un incremento del 18% rispetto al 2022.

“Questi numeri raccontano un disagio strutturale che non possiamo ignorare. La salute mentale, i percorsi di recupero, l’accesso a formazione e lavoro sono elementi centrali della funzione rieducativa della pena. È nostro compito rafforzare quanto già esiste e promuovere nuove misure, valorizzando e diffondendo le buone pratiche già attive – come i laboratori di inserimento lavorativo a Forlì o i progetti teatrali a Parma – e superando le disomogeneità tra istituti. Le carceri non possono funzionare a macchia di leopardo: servono linee guida chiare, risorse adeguate e una rete stabile tra sanità, amministrazione penitenziaria e territorio.”

Uno sguardo particolare è rivolto al territorio forlivese, dove, nella zona del Quattro, sorgerà entro il 2028 il nuovo istituto penitenziario, finanziato e gestito dal Ministero della Giustizia attraverso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. La struttura, progettata per più del doppio degli attuali 150 posti disponibili nel carcere della Rocca, rappresenta un intervento infrastrutturale significativo per la città e per l’intero sistema regionale.

“La realizzazione del nuovo carcere di Forlì – conclude Ancarani – rappresenta un passo importante per superare le criticità dell’attuale struttura e dotare la città di un istituto moderno e sicuro. Tuttavia, l’aumento della capienza impone fin da ora una riflessione seria sulle politiche carcerarie e sull’impatto che la nuova struttura avrà sul territorio. Penso, ad esempio, alla necessità di un’adeguata implementazione infrastrutturale e del trasporto pubblico, indispensabile per garantire piena accessibilità e integrazione con i servizi locali. Per questo ho invitato il Garante regionale a partecipare, il prossimo autunno, a un confronto pubblico aperto alla comunità, per affrontare insieme le sfide e le opportunità che questa trasformazione comporta.”