(Sesto Potere) – Parma – 2 luglio 2025 – In un contesto in cui l’industria italiana segnala da anni difficoltà nel reperire tecnici specializzati, sta emergendo anche nel nostro Paese un trend già consolidato negli Stati Uniti: un numero crescente di giovani della Generazione Z sta rivalutando i percorsi tecnico-professionali, orientandosi verso le professioni blue collar, che richiedono competenze pratiche, specialistiche e allineate alla trasformazione tecnologica in corso.
A trainare questa inversione di rotta concorrono più fattori: l’impatto dell’intelligenza artificiale sul lavoro, l’instabilità economica, la domanda crescente di profili tecnici e il bisogno di percorsi formativi che garantiscano maggiore stabilità, occupabilità e un equilibrio sostenibile tra vita e lavoro.
UN TREND GLOBALE, UNA RISPOSTA PER L’ITALIA
Negli Stati Uniti, secondo una recente indagine condotta da ResumeBuilder (maggio 2025), piattaforma specializzata nel supporto all’orientamento professionale, il 42% dei giovani della Gen Z già lavora o è in cerca di occupazione in ambito tecnico-manuale; tra questi, il 37% è in possesso di un titolo universitario ma sceglie percorsi alternativi in chiave di sicurezza occupazionale e sostenibilità economica.
Anche in Italia la tendenza si fa strada. “Dal dialogo costante con studenti e docenti, rileviamo un rinnovato interesse per i percorsi tecnici e professionali”, afferma Nicola de Cesare, AD di Gruppo Spaggiari Parma, punto di riferimento nell’Education Technology. “Non si tratta più di un piano B, ma di scelte consapevoli e strategiche, in linea con l’evoluzione del mercato del lavoro e delle tecnologie”.
UN’OPPORTUNITA’ PER L’INDUSTRIA ITALIANA
La crescente attenzione ai percorsi ITS si intreccia con le esigenze strutturali del sistema produttivo italiano. Secondo Unioncamere, il mismatch tra domanda e offerta è ancora elevato: il 48% delle posizioni non trova candidati, con picchi oltre il 60% in comparti ad alta intensità tecnica come costruzioni, meccatronica, metallurgia e legno-arredo. “Uno scenario che impone un ripensamento delle priorità nell’orientamento scolastico”, commenta de Cesare.
Gli ITS Academy rappresentano una risposta efficace per rispondere alle necessità concrete del sistema produttivo italiano. Lo conferma il monitoraggio nazionale 2025 condotto da INDIRE: l’84% dei diplomati trova lavoro entro 12 mesi, con un tasso di coerenza tra percorso di studi e occupazione pari al 93%. La didattica è fortemente integrata con il sistema produttivo: quasi il 70% dei percorsi utilizza tecnologie abilitanti 4.0, oltre il 40% del monte ore è dedicato a stage in azienda, e più del 70% delle lezioni è tenuto da professionisti del settore.
“Il legame con l’industria è diretto e strutturale”, continua de Cesare. “Ma serve superare resistenze culturali e promuovere questi percorsi come risposte concrete alla carenza di manodopera specializzata, soprattutto nei settori a più alto potenziale di sviluppo: robotica, automazione, logistica avanzata”.
ORIENTAMENTO, PARTNERSHIP E CAPITALE UMANO
“I percorsi tecnico-professionali rappresentano oggi una delle risposte più concrete alla domanda di competenza specializzata. Ma per funzionare, serve un orientamento efficace”, aggiunge Angela Mencarelli, AD di La Fabbrica – Società Benefit del Gruppo Spaggiari Parma.
Tra gli strumenti attivi, la piattaforma digitale WonderWhat ha coinvolto oltre 30.000 studenti nell’anno scolastico 2024/2025 in percorsi PCTO co-progettati con aziende italiane nei settori chiave dell’energia, della mobilità sostenibile e dell’economia circolare.
A questo si affianca il progetto Scuola&Territorio di Gruppo Spaggiari Parma, che supporta gli istituti nella gestione delle relazioni con il mondo industriale e nella creazione di partnership formative tracciabili e durature.
COMPETENZE PER LA CRESCITA
Formare tecnici specializzati non è solo un obiettivo educativo: è una condizione essenziale per sostenere la crescita e la trasformazione del tessuto produttivo italiano. La capacità di attrarre giovani verso i percorsi ITS e i mestieri tecnici ad alta qualificazione sarà sempre più un indicatore della competitività industriale del Paese.