(Sesto Potere) – Marina di Ravenna – 2 luglio 2025 – Presentati a Marina di Ravenna, i dati del monitoraggio in Emilia-Romagna di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente che monitora lo stato di salute di mare e coste e che concluderà suo viaggio il 9 agosto in Liguria.
I campionamenti sono stati fatti il 10 e il 12 giugno scorsi, 4 a mare e 7 presso foci di fiumi o torrenti. Degli 11 punti campionati dai volontari e dalle volontarie di Goletta Verde, 2 punti, entrambi campionati il 12 giugno, hanno fatto rilevare cariche batteriche fuori dai limiti: uno è stato prelevato alla Foce del Fiume Savio, presso il Lido di Savio a Cervia (RA), l’altro alla foce del fiume Rubicone a Savignano mare (FC).
Legambiente precisa che il punto di Savignano a mare è stato campionato nel lato opposto della sponda rispetto al campionamento dell’anno scorso, e registriamo per il secondo anno di fila valori oltre il limite di legge. La foce del Rubicone insiste su due comuni: quello di Gatteo e quello di Savignano sul Rubicone. Rientrata la criticità rilevata lo scorso anno presso la foce del fiume Uniti, in località Lido di Adriano in provincia di Ravenna, che è passato da inquinato a entro i limiti.
I dati sono stati commentati nella conferenza stampa, che si è tenuta a Marina di Ravenna, nel terzo giorno di tappa in Emilia Romagna, da Elisa Turiani, portavoce Goletta Verde, Davide Ferraresi, presidente Legambiente Emilia-Romagna, Alessandro Barattoni, sindaco di Ravenna, Irene Priolo, Assessora all’Ambiente Regione Emilia-Romagna, Cristina Mazziotti, Responsabile Struttura Oceanografica Daphne, ARPAE Alessia Merlo, Responsabile Coordinamento dell’Area 2 – CONOU e Francesco De Marco, S.T.V. Capitaneria di Porto di Ravenna (vedi foto).
Al termine della conferenza sono state premiate le attività locali che si sono distinte per la loro collaborazione con il Circolo Legambiente Matelda: lo stabilimento balneare Duna degli Orsi, l’associazione Saperi e Sapori, Ravenna Yacht Club, Circolo Ippico la Piallassa, il ristorante Il Molinetto e Carla Gasparini, per il suo contributo nell’ideazione di progetti di tutela della fauna selvatica nell’area della Piallassa dei Piomboni.
Focus punti campionati Oltre ai due punti risultati oltre i limiti di legge, in provincia di Ferrara il campione è stato prelevato dalla spiaggia libera a nord del Canale Navigabile di Porto Garibaldi, nel comune di Comacchio; nel comune di Ravenna, entro i limiti i campioni presso la spiaggia a nord della foce del Canale di destra Reno a Casal Borsetti, presso la spiaggia a nord della foce del fiume Lamone a Marina Romea, presso la foce del Canale Ferrari a Punta Marina e presso foce fiumi Uniti al Lido di Adriano; infine, in provincia di Rimini, entro i limiti i punti alla spiaggia sud presso foce fiume Uso, a Igea Marina, alla foce del fiume Marecchia in località Rivabella, Rimini, alla foce del torrente Marano a Riccione e alla foce del Torrente Ventena a Cattolica.

Per quanto riguarda la foce del Fiume Savio, che risulta essere una nuova presenza rispetto allo scorso anno tra i punti risultati fuori dai limiti di legge, si rileva che dal Portale Acque del Ministero della Salute risultano criticità riscontrate tra il 13 e il 14 giugno, nei profili a nord e a sud della foce. In particolare, l’area subito a nord era stata chiusa temporaneamente anche dal 3 al 5 giugno.
Per il secondo punto fuori dai limiti, ossia foce Rubicone a Savignano mare, sempre dal Portale Acque del Ministero della Salute emerge che le aree di balneazione subito a nord e a sud della foce sono state interdette alla balneazione dal 3 giugno, e il divieto è ancora in corso. Nonostante ciò, per entrambi i punti i volontari e le volontarie di Legambiente non hanno registrato la presenza di cartelli di divieto di balneazione.
“Questo rappresenta una grave mancanza di informazioni da parte delle amministrazioni che devono tutelare la salute dei cittadini e delle cittadine – dichiara Davide Ferraresi, presidente Legambiente Emilia-Romagna. Sappiamo che le foci dei fiumi non sono balneabili, ma questa informazione deve essere chiara anche per la cittadinanza, ed è responsabilità delle amministrazioni esporre i cartelli di divieto di balneazione e far rispettare l’interdizione. La salute del mare e delle coste deve diventare una priorità per chi ci governa e abbiamo il dovere di tutelare il nostro territorio che rappresenta non solo una ricchezza naturale e ambientale unica, ma anche una fonte economica importantissima per l’Emilia-Romagna. Chiediamo agli enti competenti di vigilare con attenzione perché questa situazione di criticità riscontrata alle foci dei fiumi, sia a livello informativo che di presenza di batteri nelle acque, non si ripeta. Ricordiamo inoltre che non siamo ancora nel periodo di piena della stagione estiva, dove la pressione antropica aumenterà notevolmente gravando ulteriormente sull’efficienza del sistema di depurazione”.
Da segnalare che nonostante nei campioni prelevati da Goletta Verde nel tratto di mare antistante Ravenna non siano emerse criticità, dal 30 maggio ci sono stati divieti di balneazione ad intermittenza, rientrati poi il 13 giugno.
I volontari e le volontarie di Legambiente hanno registrato la presenza dei cartelli di divieto di balneazione, ma anche di persone in costume da bagno che passeggiavano comunque nelle acque interdette.
“Il monitoraggio di Goletta Verde è un’istantanea della salute dei nostri mari: nel nostro viaggio lungo le coste della penisola rileviamo la presenza di batteri fecali in un determinato punto, giorno e ora, una fotografia scattata ogni anno da 39 anni – dichiara Elisa Turiani, portavoce di Goletta Verde. Non vogliamo dare patenti di balneabilità né tantomeno sostituirci alle autorità competenti. Vogliamo essere di supporto alle amministrazioni e informare la cittadinanza sulla salute dei mari e delle coste della penisola. Ed è solo attraverso un sistema di depurazione delle acque efficiente ed efficacie che si può arrivare ad una qualità delle acque marine che tuteli non solo l’ambiente ma anche i cittadini e le cittadine.”