lunedì, Giugno 30, 2025
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Modena: schiacciato dal trattore a Serramazzoni. Federacma rinnova l’allarme sicurezza

(Sesto Potere) – Modena – 30 giugno 2025 – Ancora una vittima nelle campagne italiane: nel pomeriggio di sabato 28 giugno, intorno alle 17, un uomo di 42 anni ha perso la vita a Montagnana, frazione del comune di Serramazzoni, sull’Appennino modenese. 

Il trattore con rimorchio per il trasporto del fieno che stava guidando si è capovolto su un pendio, travolgendolo. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118: l’uomo è morto schiacciato sotto il mezzo. Sul posto anche i Vigili del fuoco di Sassuolo e i Carabinieri.

Federacma – la Federazione Confcommercio delle associazioni dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio – esprime cordoglio per la tragedia e rilancia con forza l’allarme sulla mancata attuazione della revisione obbligatoria dei mezzi agricoli, una norma introdotta nel 2015 e ancora oggi bloccata.

Anche oggi piangiamo una vita spezzata da un trattore ribaltato – dichiara il presidente di Federacma, Andrea Borio (nella foto) –. Si tratta del secondo caso in dieci giorni nel Modenese: si era già registrato un decesso di un agricoltore di 66 anni nel Comune di San Felice sul Panaro, schiacciato dal trattore che stava guidando a pochi passi dalla sua abitazione. Un trattore che si ribalta non è un destino inevitabile: è il frutto di mezzi non revisionati, dispositivi di sicurezza mancanti, norme ignorate. E ogni volta a pagare è una vita umana”.

Secondo i dati INAIL, ogni anno in Italia oltre 100 persone muoiono in incidenti con mezzi agricoli. Il ribaltamento del trattore è la prima causa, soprattutto in zone collinari e montane. Eppure, dispositivi come rollbar, cinture, freni efficienti e sistemi per la guida in pendenza restano assenti su moltissimi mezzi, specialmente i più vecchi.

Una revisione tecnica regolare non è una burocrazia in più, ma una misura salva-vita – prosegue Borio –. E invece da dieci anni aspettiamo un decreto attuativo che lo Stato non riesce o non vuole emanare. Così si alimenta una zona grigia dove la sicurezza viene lasciata al caso”.

Federacma rinnova l’appello al Governo affinché sblocchi urgentemente il provvedimento attuativo e si dice pronta a collaborare con le istituzioni attraverso la propria rete di operatori qualificati e strutture attrezzate.

L’incidente di oggi è avvenuto in una zona impervia, ma questo non giustifica l’assenza di prevenzione – conclude Borio –. La sicurezza non può dipendere dalla pendenza di un campo, ma dalla responsabilità di uno Stato che si impegna a tutelare la vita dei cittadini. Ogni trattore non revisionato è un potenziale pericolo. E ogni vittima, una sconfitta per tutti”.