(Sesto Potere) – Bologna – 27 giugno 2025 – Il 1° Rapporto Turismo DOP, realizzato dalla Fondazione Qualivita in collaborazione con Origin Italia e con il supporto del MASAF (Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), è stato presentato il 25 giugno 2025 a Roma, alla presenza dei Ministri Francesco Lollobrigida (Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste) e Daniela Santanchè (Ministro del Turismo).
Basato su indagini dirette e fonti istituzionali raccolte dall’Osservatorio Turismo DOP, il Rapporto propone un’analisi organica e aggiornata del fenomeno, articolata in quattro aree tematiche: attività, normativa, studi e dati.
Il rapporto include inoltre una sintesi comparativa e una classifica regionale del Turismo DOP in Italia, uno degli strumenti chiave del 1° Rapporto nazionale dedicato al legame tra Indicazioni Geografiche e turismo nei territori italiani.
In sintesi: agricoltura, turismo e Dop economy: l’unione dei fattori che valorizza i territori regionali.
Ai vertici del Turismo DOP: Veneto, Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia che si posizionano in quest’ordine grazie a un mix vincente: la presenza di filiere produttive solide, un’attrattività turistica consolidata e, soprattutto, Consorzi di tutela strutturati e riconosciuti capaci di svolgere un ruolo attivo di governance territoriale.
Questa capacità di aggregare attori locali, promuovere progettualità condivise e attivare sinergie concrete fa la differenza nello sviluppo di un’offerta turistica autentica, integrata e sostenibile.
È quanto emerge dalla classifica regionale elaborata nel 1° Rapporto Turismo DOP, che offre una lettura oggettiva e comparativa del fenomeno, attraverso un indice sintetico che integra oltre 20 indicatori ricavati da fonti ufficiali: eventi, infrastrutture, riconoscimenti, azioni formative, consistenza del settore agricolo, delle filiere DOP IGP e flussi turistici.
Una vera e propria mappa dell’evoluzione del Turismo DOP nel nostro Paese.
Il Rapporto evidenzia come la sinergia tra agricoltura, turismo e Dop economy rappresenti oggi un modello virtuoso in grado di generare valore economico, rafforzare l’identità dei luoghi e rispondere alla crescente domanda di turismo esperienziale e consapevole.
La classifica regionale non va quindi interpretata come una semplice graduatoria, ma come uno strumento utile per individuare modelli replicabili e rafforzare le politiche pubbliche. Anche i territori con minore peso strutturale hanno dimostrato che, con visione, coordinamento e capacità di fare rete, è possibile attivare percorsi efficaci di sviluppo locale.
Mauro Rosati – Direttore Fondazione Qualivita – dichiara: “Il quadro che emerge è certamente positivo e segnala un attivismo crescente in tutti i territori, con esperienze che testimoniano la vitalità del legame tra Indicazioni Geografiche e turismo. Tuttavia, è necessaria una riflessione sulle regioni del Sud, dove – pur in presenza di numerose produzioni di qualità e di un forte appeal turistico – un numero troppo basso di Consorzi di tutela pienamente operativi non consente ancora di intercettare appieno le opportunità del Turismo DOP, come avviene in altre aree del Paese. È un segnale chiaro: non basta disporre di eccellenze produttive, serve anche una regia solida e riconosciuta, capace di orientare una visione strategica condivisa. In quest’ottica, è fondamentale che anche le amministrazioni regionali del Mezzogiorno imprimano un impulso deciso, sostenendo il rafforzamento dei Consorzi di tutela e promuovendo una governance territoriale capace di trasformare le potenzialità in sviluppo concreto.”
