(Sesto Potere) – Bologna – 19 giugno – S’è svolta, presso l’assessorato al Lavoro della Regione Emilia-Romagna, l’incontro che ha visto il confronto tra le Organizzazioni Sindacali, confederali e di categoria, le Associazioni Datoriali e l’Assessore regionale Giovanni Paglia in merito ai contenuti della proposta di adozione dell’Ordinanza “caldo”, in vigore durante l’estate 2024.
L’Assessore Paglia ha convocato l’incontro al fine di raccogliere le valutazioni delle parti sociali rispetto a questa proposta.
L’Ordinanza n. 101/2024 vietò dal 29 luglio al 31 agosto 2024 in tutto il territorio regionale il lavoro nei settori agricolo e florovivaistico e nei cantieri edili ed affini dalle ore 12.30 alle ore 16.00 in condizioni di esposizione prolungata al sole, nei giorni e nelle aree segnalate ad “alto” livello di rischio dal Progetto di ricerca Worklimate2.0.
Le altissime temperature registrate nelle scorse settimane hanno messo in evidenza la necessità di adottare una regolamentazione a tutela della salute e della sicurezza di lavoratrici e lavoratori che operano nei contesti più esposti alle conseguenze del caldo estremo, superando la logica emergenziale.
“La salute e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori deve essere una priorità assoluta nell’azione della Istituzioni ad ogni livello per fermare la strage che ogni giorno si compie nei luoghi di lavoro. Per questo motivo nel corso della riunione abbiamo condiviso di rendere strutturale l’Ordinanza “caldo”, stabilendone l’attivazione in ogni occasione in cui si superino i limiti di rischio già individuati nel 2024. Abbiamo inoltre richiesto di estendere l’Ordinanza a tutti i settori, a partire dalla logistica, in cui lavoratrici e lavoratori siano esposti al sole in maniera prolungata”: spiegano in una nota CGIL Emilia-Romagna, FILLEA CGIL (edilizia) e FLAI CGIL (agricoltura).
L’Assessore ha ribadito la volontà della Regione di adottare entro la fine del mese l’Ordinanza per i settori agricolo ed edile ha assunto l’impegno a verificare le condizioni per l’estensione dei settori coinvolti.
L’Ordinanza – a parere del sindacato – rappresenta un punto di riferimento importante: “Come Organizzazioni Sindacali siamo disponibili al confronto con tutte le aziende e le associazioni di impresa per discutere le condizioni organizzative e gli strumenti da adottare (orari di lavoro, ritmi e carichi di lavoro, dispositivi di protezione, ecc) a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”: concludono CGIL, FILLEA CGIL (edilizia) e FLAI CGIL (agricoltura).