(Sesto Potere) – Bologna – 6 giugno 2025 — Torna “Start up your safety”, lo spazio che la Fiera “Ambiente Lavoro 2025” dedica ai progetti di ricerca più innovativi. Tra le iniziative speciali del Salone della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (a BolognaFiere dal 10 al 12 giugno) Start up your safety focalizza l’attenzione su idee e esperienze pionieristiche, e si conferma lo spazio dove centri di ricerca, università e start up potranno presentare i propri progetti e le proprie soluzioni per migliorare il benessere sul posto di lavoro, ridurre i rischi e infortuni anche sul lungo periodo e contrastare malattie e incidenti professionali. Dalla robotica collaborativa ai “sensori inerziali” ultrasensibili fino a sistemi di visione in 3D, arti meccanici e piattaforme software con AI, questi strumenti andranno ad affiancarsi all’uomo per alleviare sforzi usuranti o ripetitivi o a sostituirlo nelle situazioni di pericolo. Dimostrazioni tangibili – e alle quali si potrà assistere al Salone – di come la tecnologia e la robotica non si sostituiscano all’uomo, ma anzi, possano rendergli la vita e soprattutto il lavoro più sano e sicuro, produttivo e contemporaneamente sostenibile.
Dal 1990, Ambiente Lavoro è il punto di riferimento per aziende e professionisti della salute e sicurezza sul lavoro. L’evento rappresenta una vetrina per prodotti e servizi volti alla prevenzione di incidenti e malattie professionali, oltre a offrire soluzioni per politiche ambientali, gestione del personale e attività ESG. L’edizione 2025 si concentrerà su due temi chiave: i DPI di ultima generazione e il benessere lavorativo. Saranno presentate soluzioni innovative per la protezione individuale, fondamentali per prevenire rischi, e strategie per promuovere l’equilibrio psicologico e il benessere organizzativo, con l’obiettivo di rendere i luoghi di lavoro promotori di salute a 360 gradi.
Enche quest’anno, a ospitare i progetti presentati ad Ambiente Lavoro 2025 sarà lo spazio espositivo di ARTES 4.0 (Advanced Robotics and Enabling digital Technologies&Systems 4.0), centro di competenza nazionale ad alta specializzazione, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di importanza strategica nello sviluppo delle tecnologie digitali e della robotica avanzata e collaborativa per l’Industria 4.0 e 5.0. Obiettivo di ARTES è sostenere e finanziare l’innovazione nelle imprese guidata dalla scienza mettendo a disposizione competenze e tecnologie avanzate.
Il Progetto Cassiopea, presentato da Mediate srl, spin off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con le aziende Meccano e Nuova Smart, è vincitore del Bando Bit (Bando Innovazione e Tecnologia) INAIL- ARTES 4.0, che intende incentivare le imprese a realizzare progetti di innovazione, ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla riduzione del fenomeno infortunistico/tecnopatico o che abbiano una riconoscibile capacità di produrre ricadute positive ai fini della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori tramite l’utilizzo delle tecnologie Impresa 4.0.
Grazie alla tecnologia innovativa Hexopad integrata su robot e macchine collaboratrici è possibile rilevare la presenza dell’essere umano nello spazio di lavoro. A differenza della robotica standard, infatti, il Robot Comau (Racer 5) programmato per attività di “pick&place”, grazie ai suoi sensori è in grado di riconoscere la presenza umana e il suo spostamento nell’area di lavoro e di variare il percorso o eventualmente fermarsi in caso di pericolo, consentendo così il lavoro in simultanea di uomo e robot senza rischi. Si tratta di un “add-on” innovativo per aumentare gli standard di sicurezza in luoghi in cui la compresenza o l’interazione uomo-macchina è più critica.
Sempre a proposito di robot, la FT spa, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università degli Studi di Siena e le spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Prensilia e Mediate, presenta il Sistema Theia, un sistema il cui prototipo è letteralmente in grado di “annusare” il pericolo: il robot Cobot UR5 è in grado, attraverso uno “sniffer” – un sensore annusatore, per così dire -, di identificare delle perdite di gas in condizioni nelle quali mandare un essere umano potrebbe essere pericoloso, per la tipologia di gas o perché potenzialmente esplosivo. A guidare Cobot UR5 è un sistema di Visione EV3D (o sistema di visione tridimensionale evolutivo, realizzato con il progetto) che tramite l’Intelligenza artificiale riconosce ciò che viene rilevato dal sensore posto all’estremità dell’arto snodato che, avvicinandosi all’oggetto, identifica la fuga di gas.
FT è vincitore del Bando RI&SS ARTES 4.0 per progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, finanziato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, come anche Studio Arcadia srl. Il progetto Sisifo realizzato da Studio Arcadia si propone di affrontare una delle principali cause di malattia professionale: i rischi occupazionali da sovraccarico biomeccanico. Grazie ai “sensori inerziali” indossati, è possibile registrare i movimenti muscolo-scheletrici della persona e gli eventuali sovraccarichi eccessivi. I segnali raccolti dai sensori vengono poi trasmessi tramite comunicazione wireless a una piattaforma che provvede alla registrazione, classificazione e analisi in tempo reale dei movimenti. In questo modo, grazie all’utilizzo dell’Intelligenza artificiale che elabora una ricostruzione in 3D e correla le informazioni alle normative tecniche per la valutazione del rischio di sovraccarico biomeccanico, si ottiene un indice di rischio di carico biomeccanico specifico e preciso. Lo strumento è finalizzato agli operatori che si occupano di valutazione dei rischi e fornisce un parametro non solo qualitativo, basato sull’esperienza e valutazione umana, ma quantitativo, preciso e specifico per ciascuna categoria di lavoratori. In questo modo sarà molto più facile individuare e prevenire la malattia professionale.
Un ulteriore strumento di prevenzione arriva dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna, che, in collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) delle Aziende Unità Sanitarie Locali della Regione Emilia Romagna (AUSL) – e in partnershipcon la Direzione Territoriale del Lavoro di Bologna, Vigili del Fuoco dell’Emilia Romagna, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna e INAIL Settore Ricerca Certificazione e Verifica – presenterà l’ampliamento al settore logistico della Banca delle Soluzioni, un archivio digitale, gratuito e fruibile pubblicamente, diviso per settori che consente alle aziende di disporre di tutte le soluzioni più innovative dal punto di vista sia tecnico che tecnologico messe in campo per ridurre o eliminare i rischi nei diversi settori. Il progetto è stato sviluppato a partire dal 2014 considerando, inizialmente, la riduzione dei rischi in ambienti confinati e dei rischi da sovraccarico biomeccanico e mancata ergonomia, nell’ambito di attività di movimentazione manuale dei carichi, movimenti ripetitivi degli arti superiori e posture di lavoro. Nel 2021 il progetto si è aperto all’inserimento del rischio Microclima, considerando soluzioni tecniche e tecnologiche per la misurazione delle condizioni microclimatiche di lavoro degli operatori e per il loro miglioramento mentre, a partire dalla vetrina di Ambiente Lavoro 2025, la Banca delle Soluzioni lancerà anche la piattaforma dedicata ai rischi in ambito logistico, con particolare riferimento ai rischi di investimento e di movimentazione o stoccaggio delle merci.
Per ulteriori informazioni su Start up your Safety: https://fiera.ambientelavoro.it/it/start-up-your-safety/
Tutte le informazioni sulla prossima edizione di Ambiente Lavoro sono reperibili sul sito della manifestazione www.ambientelavoro.it e sui canali Linkedin, Instagram e Facebook.
In contemporanea con la trentacinquesima edizione di Ambiente Lavoro, si svolgerà Waste Management Europe 2025 Exhibition and Conference, convention per il settore europeo della gestione dei rifiuti.