(Sesto Potere) – Forlì – 2 giugno 2025 – «La cittadinanza deve essere meritata, perché darla a chi non ha ancora “dimostrato” d’essere italiano?»: questa è la domanda che ci è stata posta dopo la presa di posizione di Rinnoviamo Forlì per il ‘Sì’ al Referendum sulla Cittadinanza e vogliamo condividere con la cittadinanza la nostra risposta”: annuncia Rinnoviamo Forlì che rappresenta le ragioni del Sì valutando un contributo positivo derivante dall’inclusione delle persone straniere nel nostro territorio sulla base dei dati statistici.
“A Forlì gli stranieri residenti rappresentano il 13,2% della popolazione, un neonato su quattro è straniero. È un capitale demografico prezioso se si considera anche che l’età media degli stranieri in provincia è di 36,6 anni, quasi dieci in meno rispetto alla media nazionale: scuole, imprese e servizi sociali trovano in questa componente giovane l’ossigeno che manca a un Paese che invecchia. Anche il bilancio fiscale parla chiaro. Secondo i dati INPS, nel 2023 i lavoratori stranieri hanno versato circa 11 miliardi di euro di contributi, ricevendone in prestazioni poco più di 3,6: un saldo che resta largamente positivo per le casse pubbliche. In Romagna la loro dichiarazione Irpef vale 239 milioni di euro l’anno, di cui 88 milioni solo nella nostra provincia, mentre il loro contributo al PIL regionale ammonta a 20,1 miliardi, quasi il 12% del totale. Sul fronte produttivo, la spinta è altrettanto concreta. Nell’ultimo decennio le imprese guidate da cittadini stranieri sono aumentate in Italia del 32,7% proprio mentre quelle a titolarità italiana arretravano dell’1,7%. Nella nostra provincia se ne contano oggi 4.188, vale a dire il 14,5% del tessuto imprenditoriale, e crescono al ritmo annuo del 5,6%. I cantieri edili, i negozi di vicinato, i ristoranti parlano sempre più lingue, dimostrando che l’inclusione è motore di occupazione reale. Significativo anche il dinamismo femminile: in Emilia-Romagna le aziende avviate da imprenditrici straniere sono schizzate del 46,7% in dieci anni. La Fondazione Leone Moressa stima che in Emilia-Romagna nei prossimi quattro anni saranno necessari 67.000 lavoratori aggiuntivi: senza percorsi di cittadinanza inclusivi, rischieremmo carenze strutturali di personale qualificato proprio mentre abbiamo estremo bisogno di essere competitivi sul mercato europeo. Infine, ricordiamo i giorni difficili dell’alluvione, quando la solidarietà ha superato ogni barriera: volontari di origine straniera, ma forlivesi a tutti gli effetti, non si sono tirati indietro e hanno aiutato i loro vicini. Questa è la cittadinanza italiana, che non ha bisogno di altre prove”: è la motivazione della Lista Civica RinnoviAmo Forlì al ‘Sì’ al referendum sulla cittadinanza.
L’invito di RinnoviAmo Forlì a votare l’8 e 9 giugno ‘SÌ’ al referendum sulla cittadinanza è con questa convinzione: “investiamo nel futuro di Forlì e riconosciamo il ruolo fondamentale dei cittadini stranieri nella nostra comunità, affinchè possano essere anche loro, finalmente,
italiani”.