(Sesto Potere) – Forlì – 26 maggio 2025 – Un significativo riconoscimento di portata nazionale per il lavoro che l’Azienda Sanitaria della Romagna svolge nei diversi ambiti sul fronte dei percorsi di accoglienza clinico-assistenziali per le persone con gravi disabilità (autismo, disabilità intellettiva, disabilità complesse multidimensionali).
Su richiesta del Ministro per la Disabilità, Alessandra Locatelli, d’intesa con il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il Direttore delle Attività Socio Sanitarie di Ausl Romagna è stato nominato quale componente del Tavolo interministeriale relativo al modello DAMA (acronimo di Disabled Advanced Medical Assistance) che si è insediato nel pomeriggio di sabato 24 maggio a Catania a margine del convegno “Dal modello DAMA alle linee guida nazionali. Occasione di confronto per lo sviluppo di nuove pratiche”.
L’iniziativa è volta, in particolare, ad elaborare un documento tecnico, per supportare le Regioni e le province autonome, in vista dell’adozione delle linee guida sul progetto DAMA in modo da garantire sul territorio nazionale un modello organizzativo uniforme che faciliti l’accesso, l’accoglienza e la presa in carico delle persone con disabilità, sia bambini che adulti, nelle strutture sanitarie.

Coordinatore del Tavolo, che avrà una durata di 8 mesi dalla data della riunione di insediamento, è il professor Filippo Ghelma, direttore della Struttura Complessa DAMA dell’ospedale San Paolo di Milano (dove tale progetto è nato nel 2000) e ricercatore di Chirurgia Generale della Statale, che ha una lunga esperienza nel campo dell’assistenza medica avanzata per persone con disabilità.
Come sottolineato dal Ministro Locatelli, è di “fondamentale importanza estendere e portare all’attenzione di tutti il sistema DAMA, definendo linee guida nazionali che consentano di diffondere protocolli per la presa in carico e la cura avanzata delle persone con disabilità nei contesti ospedalieri, con particolare attenzione alle disabilità intellettive e relazionali”.
In tal senso l’istituzione del Tavolo tecnico rappresenta un passo significativo verso la standardizzazione e la diffusione del modello DAMA su tutto il territorio nazionale. Questo impegno mira a garantire che le persone con disabilità ricevano un’assistenza sanitaria adeguata, rispettosa delle loro esigenze specifiche, promuovendo un approccio inclusivo e personalizzato nelle strutture sanitarie italiane, centrato sui bisogni specifici.
Tale modello organizzativo si è dimostrato in grado di superare le difficoltà che le persone con gravi disabilità, in particolare quelle con difficoltà di comunicazione, comprensione e comportamento, possono avere nell’affrontare particolari situazioni o accertamenti diagnostici (e quindi le possibili conseguenti diseguaglianze nell’accesso alle cure sanitarie), attraverso una presa in carico dei bisogni e del problema presentato, utilizzando competenze e risorse già presenti, con una personalizzazione dell’intervento che tiene conto dei bisogni e delle esigenze specifiche di ognuno (persona con disabilità, famigliari, caregivers ecc.).
In sintesi, per riuscire ad adattare i percorsi ai bisogni specifici di questi individui, garantendo loro un’assistenza sanitaria adeguata e paritaria rispetto al resto della popolazione, si tratta di riconoscere alle persone con disabilità risposte personalizzate, considerando le singole esigenze e preferenze e cercando di enfatizzare i punti di forza di ciascuno, con la comprensione dei desideri del paziente e della famiglia, oltre alla natura della malattia, e dei loro bisogni comunicativi individuando eventuali barriere.
Nel corso dei lavori del convegno nella città etnea, tra i relatori che hanno preso la parola per raccontare le buone pratiche organizzative delle realtà che in Italia hanno già adottato un protocollo di presa in carico e cura avanzata per le persone con disabilità, il dottor Mirco Tamagnini nel suo intervento ha dunque illustrato le modalità del percorso DAMA in Ausl Romagna, anche con l’ausilio di un video, con una prima intervista alla direttrice sanitaria Francesca Bravi, e di una serie di slide.
Tra i dati più significativi evidenziati la formazione specifica di oltre 200 professionisti sanitari coinvolti nel percorso DAMA e per quel che riguarda il 2024 la presa in carico di 681 persone, con 1002 percorsi attivati e 1449 prestazioni erogate.