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Turismo estivo, previsioni in crescita. Demoskopika stima 65,8 milioni di arrivi e 267,4 milioni di presenze

(Sesto Potere) – Roma – 19 maggio 2025 – L’imminente stagione estiva segnerebbe un andamento al rialzo dei flussi turistici in Italia: 65,8 milioni di arrivi e 267,4 milioni di presenze, con un incremento rispettivamente pari al 3,4% e al 2,1% rispetto alla stagione estiva del 2024, segnata da 63,6 milioni di arrivi e quasi 262 milioni di pernottamenti. In altri termini, a optare per una vacanza nelle località del Belpaese, tra giugno e settembre, sarebbero circa 2,2 milioni di turisti in più generando un incremento di 5,4 milioni di notti nel comparto alberghiero ed extra-alberghiero.

Le stime segnerebbero una ripresa del mercato domestico con 30,1 milioni di arrivi e 129,5 milioni di presenze registrando una tendenza al rialzo rispettivamente pari al 5,5% e al 4,9%. Sul versante dell’incoming, che rappresenta una quota del 51,6% del totale delle presenze, si registrerebbe, un andamento più stabile rispetto alla stagione estiva dell’anno precedente.

In particolare, a optare per una destinazione italiana sarebbero 35,7 milioni di stranieri con un incremento dell’1,7% del dato complessivo degli arrivi previsti, generando poco meno di 138 milioni di pernottamenti (-0,4%).

E, infine, i flussi in Italia potrebbero generare una spesa turistica diretta pari a 39 miliardi di euro con una variazione in crescita dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2024.

È quanto emerge dalla consueta nota previsionale “Turism Forecast SUMMER” dell’Istituto Demoskopika che ha stimato i principali indicatori turistici: arrivi, presenze e spesa turistica diretta.

Le previsioni per l’estate (giugno-settembre 2025) sono state ottenute applicando il modello Turism Forecast (TF) di Demoskopika. Il modello TF genera le sue previsioni applicando alla serie temporale (periodo gennaio 2008-febbraio 2025) degli arrivi e delle presenze rilevati dalle fonti ufficiali (Istat, Banca d’Italia) un modello autoregressivo integrato a media mobile stagionale corretto con variabili esogene. Si precisa che il valore predittivo è contenuto in un intervallo di confidenza compreso tra un valore minimo e massimo della previsione.

Si specifica, inoltre, che la stima della spesa turistica comprende le seguenti voci: servizi ricettivi, servizi di ristorazione, servizi di trasporto (ferroviario, su strada, marittimo, aereo), noleggio mezzi, servizi delle agenzie di viaggio e altri servizi di prenotazione, servizi culturali, servizi sportivi e ricreativi, shopping e altre spese.

In particolare, inoltre, per il 2024 e per il 2025 è stata stimata una spesa pro-capite per vacanza rispettivamente pari a 608 euro e a 593 euro.

Le fonti utilizzate, infine, per tutte le analisi, elaborazioni e stime della presente Nota scientifica sono le seguenti: Istat e Banca d’Italia.

«Sarà un’estate positiva per il turismo italiano – sottolineano i ricercatori dell’Istituto Demoskopika – con numeri che indicano una tendenza in crescita, confermando la buona salute del comparto. Un incremento significativo che si traduce in più fiducia, più movimento e più economia per i territori. Più cauta la dinamica degli stranieri – precisano ancora gli autori dello studio – che continuano comunque a scegliere l’Italia con 35,7 milioni di arrivi previsti, ma con un lieve calo delle presenze complessive. Il dato suggerisce che i viaggiatori internazionali, pur restando affezionati alla destinazione Italia, tendano a ridurre la durata del soggiorno, forse per l’effetto combinato dei costi e della competizione crescente di altri Paesi».

«E proprio la spesa turistica, rappresenta un punto chiave, registrando un incremento rispetto al 2024. Ma i segnali sono chiari: servono strategie più lungimiranti per evitare che l’aumento dei costi, a partire da quelli legati al trasporto, vanifichi il potenziale economico della stagione. Una governance più reattiva e, soprattutto, proattiva è oggi più che mai necessaria. Investire in qualità, innovazione e sostenibilità dell’offerta turistica – concludono i ricercatori di Demoskopika – potrebbe essere la chiave per trasformare questa crescita quantitativa in un vero salto di valore per il turismo italiano»: concludono i ricercatori dell’Istituto Demoskopika.