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Turismo, 9 utenti su 10 consultano le recensioni online prima di prenotare il viaggio. Studio GetYourGuide

(Sesto Potere) – Roma – 15 maggio 2025 – “Oggi non sono più solo i consigli degli amici a guidare le scelte di viaggio: sono le recensioni online a fare davvero la differenza”. A confermarlo è l’edizione primaverile del Travel Experience Trend Tracker di GetYourGuide, società informatica privata e globale, operante nel settore turistico, con sede a Berlino, che gestisce un motore di prenotazione Internet accessibile tramite il sito Web e un’app per terminali mobili.

L’ultimo rapporto della piattaforma online per le società di incontro fra domanda e offerta turistica e dove è possibile prenotare esperienze di viaggio ha analizzato milioni di recensioni inviate dagli utenti, mettendo in evidenza quanto siano determinanti nel guidare le scelte dei consumatori e le performance del settore – e come evitare la folla possa fare la differenza.

Secondo il report, 9 utenti su 10 consultano le recensioni prima di prenotare. In particolare, il 91% dei consumatori tra i 18 e i 34 anni dichiara di fidarsi delle recensioni quanto delle raccomandazioni personali “passaparola”, segno di una crescente dipendenza da questi contenuti per decidere dove e come viaggiare.

L’impatto è notevole: un’attività ha il 40% di probabilità in più di essere prenotata se la sua valutazione media passa da tre a quattro stelle. Inoltre, un’esperienza con almeno 15 recensioni riceve in media dieci volte più prenotazioni rispetto a una senza feedback.

«Le recensioni verificate e ricche di dettagli sono quindi fondamentali per consentire ai consumatori di scegliere con sicurezza. Gli utenti italiani, in particolare, prestano sempre più attenzione non solo al numero di stelle, ma anche al contenuto dei commenti. Le recensioni non sono più semplici racconti di esperienze positive o negative: sono diventate strumenti strategici capaci di decretare il successo o il fallimento di un’azienda»: spiega GetYourGuide.

«Il feedback dei viaggiatori è molto più di una valutazione: è un’esperienza vissuta, uno strumento prezioso per migliorare e un’opportunità per raccontare la qualità e l’identità delle esperienze italiane», afferma Francesca De Falco, Country Manager per GetYourGuide Italia. «Dagli artigiani locali alle grandi istituzioni culturali, ogni operatore può trarre un valore concreto da una recensione ben scritta e trasformarla in un vantaggio competitivo reale».

Lo studio evidenzia anche alcune interessanti differenze culturali: i viaggiatori francesi e spagnoli sono più sensibili alle barriere linguistiche, mentre gli americani si lamentano più spesso di problemi organizzativi.

«Ma ciò che accomuna i turisti di tutto il mondo è il senso del valore: non cercano il prezzo più basso, ma esperienze che giustifichino l’investimento. Un fattore che influisce negativamente in modo trasversale è l’affollamento, in particolare nei musei: oltre il 40% degli adulti statunitensi evita le mete eccessivamente affollate»: spiega ancora GetYourGuide, che ha lanciato la nuova proposta All Art. No Crowd. nei Musei Vaticani, al Museum of Modern Art (MoMA) di New York e alla Tate Modern di Londra, offrendo ai viaggiatori la possibilità di vivere esperienze significative e serene nei principali luoghi d’interesse, e allo stesso tempo permettendo ai musei di gestire meglio i flussi e instaurare relazioni dirette con il pubblico.

 L’iniziativa ai Musei Vaticani è già attiva con almeno una data al mese, mentre i tour al MoMA e alla Tate Modern saranno disponibili fino alla fine del 2025.