(Sesto Potere) – Bologna – 13 maggio 2025 – L’Emilia-Romagna si distingue per il forte impulso dato alle energie rinnovabili, con 519 MW di nuovi impianti fotovoltaici installati nel 2023, più del doppio rispetto ai 246 MW del 2022. I dati del monitoraggio di CIRO (Climate Indicators for Italian RegiOns) evidenziano inoltre come la regione Emilia-Romagna eccella nella gestione della rete idrica, con perdite che si attestano al 31%, significativamente inferiori alla media nazionale del 42%, rappresentando una delle migliori performance a livello italiano.
La piattaforma CIRO, realizzata da Italy for Climate in collaborazione con Ispra, ha rilevato importanti progressi nella transizione ecologica della regione: i consumi energetici sono scesi del 5% rispetto all’anno precedente, il tasso di elettrificazione degli edifici è aumentato del 6% attestandosi al 29%, e la quota di edifici in classe A ha raggiunto il 10%, in linea con la media nazionale.
Anche il mix energetico mostra un leggero aumento delle rinnovabili a discapito del gas naturale rispetto all’anno precedente.
La principale criticità per l’Emilia-Romagna è rappresentata dall’alta esposizione al rischio alluvionale, con il 61% della popolazione residente in aree a rischio, il dato più alto in Italia. Anche il numero di eventi estremi e il tasso di consumo di suolo (9%) sono superiori alla media nazionale, rendendo la regione particolarmente vulnerabile agli impatti dei cambiamenti climatici. Nel settore agricolo, le emissioni in rapporto alla popolazione sono superiori alla media nazionale, così come l’uso di fertilizzanti e il numero di bovini allevati (circa 131 capi ogni 1000 abitanti).

“La capacità delle regioni di monitorare e migliorare le proprie performance climatiche rappresenta oggi un elemento cruciale per accelerare la transizione ecologica del nostro Paese,” afferma Andrea Barbabella, Coordinatore di Italy for Climate. “Per guidare efficacemente questa transizione sono necessari dati e informazioni sempre più aggiornati e affidabili. È proprio con questo obiettivo che Italy for Climate, in collaborazione con Ispra, ha sviluppato CIRO: uno strumento che supporta concretamente le regioni nel percorso verso la decarbonizzazione. Attraverso il monitoraggio puntuale delle performance e l’identificazione di best practice, CIRO valorizza le eccellenze territoriali italiane, creando un network virtuoso di sostenibilità che può fungere da acceleratore per l’intero sistema Paese.”
CIRO è il primo database italiano dedicato al monitoraggio e al confronto delle performance climatiche regionali, grazie ad un’analisi articolata in 26 indicatori strategici suddivisi in 8 aree tematiche. La piattaforma non si limita a fotografare la situazione attuale, ma consente di mettere in relazione i progressi locali con gli obiettivi nazionali ed europei di decarbonizzazione, offrendo quindi un supporto concreto alle pubbliche amministrazioni per la pianificazione delle politiche climatiche regionali.
Performance dell’Emilia-Romagna nelle 8 aree tematiche del monitoraggio:
Emissioni: Gli assorbimenti naturali in Emilia-Romagna sono in linea con la media nazionale, mentre le emissioni di gas serra sono più alte, in parte da ricondursi al fatto che si tratta di una delle Regioni più industrializzate d’Italia.
Energia: L’Emilia-Romagna ha un mix energetico in linea con la media nazionale in termini di distribuzione delle fonti (con un leggero aumento delle rinnovabili a discapito del gas naturale rispetto all’anno precedente), ma è una delle Regioni con i più alti consumi di energia finale pro capite in Italia nonostante siano scesi del 5% rispetto all’anno precedente.
Rinnovabili: L’Emilia-Romagna ha installato 519 MW di nuovi impianti fotovoltaici, raddoppiando i 246 installati nell’anno precedente. La regione registra quindi una buona performance sui nuovi impianti rinnovabili (sopra la media italiana), anche se le fonti rinnovabili soddisfano ancora una quota complessiva di consumi di energia inferiore alla media nazionale (11% contro il 19% nazionale).
Edifici: Il tasso di elettrificazione degli edifici nella regione è aumentato del 6% rispetto all’anno precedente, attestandosi al 29%. I consumi medi delle abitazioni sono in leggero calo nel 2024, ma comunque sotto la media italiana. Questa riduzione è spinta dalla maggiore elettrificazione e da una maggiore quota di edifici in classe A (10%, in linea con la media nazionale).
Trasporti: Nel complesso la performance sui trasporti dell’Emilia-Romagna è abbastanza positiva. Nonostante il tasso di motorizzazione sia in leggera crescita, sono aumentati anche i passeggeri che utilizzano il trasporto pubblico locale invece che il mezzo privato (entrambi questi indicatori sono più bassi della media nazionale). La quota di immatricolazioni delle auto elettriche si mantiene stabile attorno al 3,6%, mentre le emissioni pro capite prodotte dai trasporti restano più alte della media nazionale.
Industria: La regione ha ridotto le proprie emissioni in questo settore in rapporto al valore aggiunto rispetto all’anno precedente. Per questo indicatore, l’Emilia-Romagna mostra una performance superiore alla media italiana. Restano importanti opportunità di miglioramento con largo spazio per l’elettrificazione del settore, poco più del 30% dei consumi industriali sono soddisfatti da energia elettrica, molto indietro rispetto alla media nazionale del 45%.
Agricoltura: Le emissioni agricole in rapporto alla popolazione sono superiori alla media nazionale ma in calo rispetto all’anno precedente. L’uso di fertilizzanti e il numero di bovini allevati (circa 131 capi ogni 1000 abitanti) sono molto sopra la media nazionale. Più del 18% della superficie agricola della regione è coltivata con tecniche biologiche, in linea con la media nazionale.
Vulnerabilità: Il numero di eventi estremi e il tasso di consumo di suolo (9%) dell’Emilia-Romagna sono superiori alla media nazionale, la quota di popolazione esposta al rischio alluvione (61%) è la più alta in Italia; positiva la performance sulle perdite di rete, che si attestano al 31% (mentre la media nazionale arriva al 42%).
Italy for Climate è un’iniziativa della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, in partnership con Enea, Ispra ed RSE, e promossa da A2A, Chiesi, Davines, Dolomiti Energia, Edison, Elettricità Futura, Burson Italia, illy, Italian Exhibition Group, Montello.
Per ulteriori informazioni: https://italyforclimate.org/ciro-database-regioni-clima/
www.italyforclimate.org