lunedì, Maggio 12, 2025
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Sport e salute, è morto il fisioterapista Fabrizio Borra, il mondo dello sport e gli artisti lo piangono

(Sesto Potere) – Forlì – 12 maggio 2025 – S’è spento all’età di 64 anni Fabrizio Borra, fisioterapista di numerosi campioni dello sport come PantaniAlonso, BettiniCipollini,  Dovizioso, Schumacher e Marco Tamberi, ma anche di tanti artisti e personalità dello spettacolo, come, per esempio, Jovanotti, Fiorello o Roberto Benigni.
Fabrizio Borra, era bresciano di origine ma trapiantato a Forlì da più di 30 anni, era da tempo malato di tumore. 

Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti lo ricorda così nella sua pagina social: “Siamo stati amici e lavorato insieme dal 1996, e fino a pochi giorni fa, finché è riuscito a stare in piedi ha tenuto in piedi me e tutti i suoi “atleti”. È stato un caposcuola indiscusso per fisioterapisti e allenatori, un innovatore che ha saputo fondere le conoscenze diverse per dare vita a un suo metodo che si differenziava in base alle caratteristiche psicofisiche di chi rìchiedeva il suo aiuto. Ha rimesso in forma campioni di ogni sport e di ogni arte perfomativa in cui il corpo è uno strumento che deve stare bene per esprimersi al meglio. Adesso i suoi ragazzi Luca Borra e Dani Borra raccoglieranno l’eredità come Fabrizio avrebbe voluto. L’ultima volta che ci siamo parlati, pochi giorni fa, era contento perché sapeva che i suoi ragazzi, che lui ha formato, continueranno e sapranno perfino sviluppare il metodo. Prima di ammalarsi un anno fa stava lavorando a un libro per raccontare ai colleghi la sua esperienza con atleti campioni di ogni disciplina e persone di ogni tipo alle prese con situazioni spesso difficili da recuperare e corpi da riabilitare e da “accordare”. Ho voluto bene al coach, abbiamo passato momenti bellissimi insieme, nei momenti più importanti della mia vita, nei passaggi felici e in quelli difficili lui è sempre stato con me e con la mia famiglia. Abbiamo riso e pianto insieme, abbiamo sofferto e gioito insieme, mi ha aiutato a superare ostacoli e non abbiamo mai perso la leggerezza e la fiducia. Un abbraccio forte alla sua Enia in questo giorno in cui si festeggiano le mamme. Resta la sua lezione per tutti noi che lo abbiamo conosciuto e siamo stati aiutati da lui: testa alta e andare avanti , sorriso, accoglienza, umanità e studiare ogni giorno, il resto non lo decidiamo noi”.

E anche il campione di basket  Bob McAdoo lo ricorda con una lettera come suo tributo personale per averlo conosciuto, quando Fabrizio Borra era fisioterapista della Libertas 1946, negli anni in cui lui militò a Forlì: “Con immenso dolore e profonda tristezza mi unisco alla famiglia per porgere il sommo saluto non solo ad un grande amico, ma ad un fratello: una persona straordinariamente generosa, ed incredibilmente autentica. Ci siamo conosciuti 35 anni fa quando arrivai alla Filanto Forli, e lui da subito conquistò la mia fiducia per la sua professionalità anche nell’affrontare le cose più banali, la dedizione, e la competenza con cui si prendeva cura di noi atleti. Anche allora si differenziava per l’autentica passione e per l’entusiasmo con cui affrontava il lavoro e per la sua capacità singolare di far sentire ognuno di noi fondamentale. Sin da quel momento è nata una amicizia sincera che nel tempo ha coinvolto anche le nostre famiglie. Un legame forte, solido ed autentico, durato negli anni. Persona straordinaria e lungimirante, la cui determinazione nel tempo, gli ha consentito di ottenere successi e soddisfazioni personali, con non pochi sacrifici, ma sempre con il sostegno dell’inseparabile e amata compagna Enia. Ammirazione e stima sono arrivati sia dal mondo dello sport che da quello dello spettacolo, ma anche da tutti quelli che come me, mia moglie ed i miei figli, hanno beneficiato dei suoi consigli e trattamenti terapeutici, che continueranno con Luca e Daniele come Fabrizio ha voluto. Ci mancherai Fabrizio. Ci mancherà la tua simpatia, la tua grande umanità, la tua capacità di esserci sempre, di tendere la mano per offrire il tuo aiuto, come hai costantemente fatto sin da quando le nostre strade si sono incrociate. Fai buon viaggio fratello”.