sabato, Maggio 10, 2025
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Diventa operativa la prima comunità energetica di Ravenna

(Sesto Potere) – Ravenna – 10 maggio 2025 –  Con il via libera del Gestore dei servizi energetici (Gse) è diventata ufficialmente operativa la Comunità energetica cooperativa Ravenna, una delle tre Cer promosse da Legacoop in Romagna. L’impianto fotovoltaico da 800 kWp, realizzato dalla Bryo spa sul tetto della sede di Agrisfera a Savarna, è entrato in esercizio, facendo entrare il progetto nella fase pratica.

In questa prima configurazione la società imolese Bryo opera come produttore terzo, mentre i consumatori sono le cooperative socie della CER Ravenna: Agrisfera, Sopred e la Cooperativa Sociale Don Zalambani. Si tratta della prima concreta attuazione di una comunità energetica riconosciuta dal GSE a Ravenna, con l’accesso al meccanismo della tariffa incentivante.

«Questa prima attivazione segna un passaggio storico: è l’avvio operativo del lavoro sulle comunità energetiche che abbiamo avviato nel 2022 con il progetto “Cooperative in Transizione” in collaborazione con la cooperativa Ènostra di Milano. Un risultato che premia un percorso fatto di alleanze, impegno e visione, sostenuto anche dal bando regionale dell’Emilia-Romagna per la nascita delle comunità energetiche e dal contributo di Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop nazionale che promuove la nuova cooperazione. Ora, con l’ingresso nella fase operativa e l’ottenimento degli incentivi, possiamo dire che il nostro modello è realtà e pronto a crescere», dice Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna.

«Ora si apre la fase più importante: quella dello sviluppo. In questa fase vogliamo consolidare il meccanismo operativo e incentivante tra le imprese socie delle comunità energetiche già costituite e aprirci all’adesione di nuovi soci imprese sia produttori che consumatori. Una volta testato e validato il modello, potremo aprirci progressivamente anche ai cittadini, in tutti i territori della Romagna», ha spiegato Emiliano Galanti, presidente della CER Cooperativa Ravenna e coordinatore del progetto Energia Romagna.

«Le comunità energetiche — conclude Galanti — potranno inoltre sviluppare una collaborazione positiva con gli enti locali, che potrebbero mettere a disposizione superfici inutilizzate come per esempio i parcheggi per l’installazione di pensiline fotovoltaiche. Questa sinergia non solo favorirebbe la produzione di energia ma contribuirebbe anche a ombreggiare le aree urbane, riducendo il calore nelle città. A questo si aggiunge che con ogni megawatt di impianti fotovoltaici si potranno generare risorse per oltre 40 mila euro da reinvestire sul territorio in progetti ambientali e sociali. Questo significa che con le risorse messe a disposizione delle CER si potrebbero piantare alberi, riqualificare aree verdi, migliorare la qualità della vita urbana e costruire comunità più sostenibili».

La partecipazione ad una comunità energetica garantisce benefici ambientali e sociali ma anche economici per consumatori e produttori. Per i produttori l’adesione è particolamente interessante in quanto continuano a vendere sul mercato l’energia prodotta dai loro impianti ma, aderendo alla CER, ottengono un ulteriore ricavo legato all’energia condivisa. Un meccanismo che consente di accorciare i tempi di rientro dagli investimenti, rendendo ancora più attrattivo l’impegno verso la produzione di energia rinnovabile.

Le tre comunità energetiche cooperative promosse da Legacoop Romagna nel 2024 sono riunite nel network Energia Romagna, che riunisce 27 imprese e opera sulle 40 cabine primarie distribuite tra le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Energia Romagna si fonda su una filiera integrata di soggetti cooperativi. Ènostra sviluppa la piattaforma digitale di gestione, Federcoop Romagna segue gli aspetti amministrativi, fiscali e legali, mentre Coop Sole è responsabile della gestione tecnica delle configurazioni. 

Per informazioni o per manifestare interesse a entrare in una comunità energetica: info@energiaromagna.it