(Sesto Potere) – Forlì – 6 maggio 2025 – “Sono passati 6 anni, e siamo ancora qui a parlare dei ristori per i danni causati dall’alluvione del maggio 2019 a Villafranca. Con l’ennesima variazione di bilancio, il Comune di Forlì è infatti costretto a fare da passacarte per i rimborsi erogati dalla Regione Emilia Romagna ai cittadini assegnatari danneggiati da quella prima alluvione. 6 anni per dichiarare concluse (forse) le procedure di ristoro a beneficio di 89 alluvionati. E poi il PD ha il coraggio di fare la morale a questa Amministrazione, al Governo e alla struttura Commissariale. Sarebbe meglio stare zitti, guardarsi in casa propria e risolvere situazioni ben più piccole rispetto a quella del maggio 2023.”
In totale, per l’area di Villafranca, si parla di un rimborso complessivo di circa € 590.000, suddiviso tra 89 alluvionati, 87 privati e 2 attività produttive.
Per il consigliere comunale Massimiliano Pompignoli, intervenuto oggi in commissione bilancio nel corso della discussione sulla variazione di bilancio presentata dall’Assessore Cicognani, l’erogazione da parte della Regione degli ultimi 39.580,85 euro a titolo di rimborso spese per i danni provocati a privati e aziende dagli eventi alluvionali del maggio 2019 “grida vendetta”. “.
“Ricordiamoci poi che i danni, in questo caso, erano rimborsabili nel limite dell’80%. I cittadini di Villafranca sono stati fin troppo pazienti. Per una situazione come la loro, molto più ridotta e concentrata rispetto a quella del 2023, ci sono voluti più di 6 anni per giungere a un ristoro parziale (nemmeno totale) del danno subìto. Una vergogna senza precedenti, che dovrebbe servire da monito a tutti quei consigliere comunali di opposizione che criticano e giudicano l’operato di questa Amministrazione e quello del Governo dopo l’alluvione del maggio 2023, facendone un vessillo in campagna elettorale. Farebbero meglio a guardarsi in casa, a tacere e chinare il capo di fronte a una gestione imbarazzante di un evento che né per portata, né per conseguenze, può essere paragonato a quello del maggio 2023”: conclude Massimiliano Pompignoli.