(Sesto Potere) – Forlì – 30 aprile 2025 – Tra gli eventi collegati alla grande mostra su Il Ritratto dell’Artista ospite fino al 29 giugno del Museo Civico San Domenico spicca la Lectio magistrahahalis che Gene Gnocchi porterà in scena nei mesi di maggio e di giugno all’interno dello stesso complesso museale, nella Sala degli Affreschi.
Da autentico appassionato d’arte, Gene Gnocchi si addentrerà in una personalissima analisi non solo di alcune opere presenti in mostra, ma anche di dipinti e sculture conservate nei più importanti musei del mondo. Per condurci attraverso inaspettate attribuzioni ed intitolazioni surreali, improbabili interpretazioni e riflessioni su vizi e virtù di chi “va per mostre” e di chi, invece, le mostre, le deve organizzare. Perché la cultura “è il nostro petrolio” e lei sì, è una terra rara.

Sarà un vero e proprio one man show, omaggio alla mostra in corso e al progetto delle Grandi Mostre della Fondazione nel suo complesso che quest’anno celebra il ventennale.
Lo spettacolo, in stile stand up comedy, verrà replicato quattro volte sempre di sabato: il 10, 17 e 31 maggio ed anche il 7 giugno, a partire dalle ore 18, con ingresso libero, ma con prenotazione obbligatoria che dovrà essere effettuata via mail a info@nandoeventi.it oppure telefonando al 335.6273866. https://nandoeventi.it/spettacoli/#lectio
La sua “Lectio magistraHAHAHAlis” – strutturata, ma solo nella forma, come una lezione accademica “seria” – condurrà lo spettatore alla scoperta di una storia dell’arte tutta da ridere. A partire dalle opere in mostra, per prima Il ritratto dell’artista di Giacomo Balla che rappresenta l’immagine/manifesto della mostra al San Domenico, con Gene Gnocchi che presenterà anche la sua chiave ironica di interpretazione delle opere di pittori noti ed altri misconosciuti; si soffermerà su inaspettate attribuzioni ed intitolazioni surreali; fornirà improbabili interpretazioni e rifletterà su vizi e virtù non solo di chi “va per mostre”, ma anche di chi, le mostre, le deve organizzare.
Il programma è stato presentato questa mattina in un’apposita conferenza stampa che s’è svolta nella sede della Fondazione Carisp alla presenza dello stesso Gene Gnocchi, attore e scrittore, ideatore della particolarissima Lectio, e di Gianfranco Brunelli, direttore generale della Mostra, organizzatore delle Grandi Mostre e vicepresidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.

“L’idea di rivisitare e “parafrasare” le mostre e le opere d’arte in senso ironico l’ho avuta qualche anno fa, insieme a mia moglie Federica, che facendo la guida turistica lavora anche al San Domenico, volevamo realizzare uno spettacolo già per la mostra dei Preraffaelliti, lo scorso anno, ma non c’era tempo”: ha spiegato Gene Gnocchi che ha spiegato come nel suo spettacolo si affronteranno temi legati non soltanto al fenomeno sociale dei selfie, ma anche alla nostra contemporaneità, al 900, alla storia che stiamo vivendo…
“Tema difficile e complesso da interpretare” ammette Gene Gnocchi.
Saranno riflessioni e osservazioni accompagnate da immagini proiettate su maxi-schermo nella Sala degli Affreschi del San Domenico.
“Sarà uno spettacolo vero e proprio, ha una sua originalità e una forma compiuta. È un po’ un esperimento, non si erano mai fatti tentativi di questo tipo”: sottolinea Gianfranco Brunelli che ricorda come: “il tema della maschera, insita nella dinamica dell’artista, come linguaggio dell’attore, sia proprio il tema della mostra di quest’ anno al San Domenico”.
