(Sesto Potere) – Bagnacavallo (Ra) – 18 aprile 2025 – Economia internazionale e dazi, ricerca della pace e collocazione dell’Europa nel nuovo ordine mondiale: è stata una giornata intensa di riflessioni quella affrontata da Legacoop Romagna a Bagnacavallo, insieme all’esperto di geopolitica Dario Fabbri, direttore della rivista Domino.
Il saluto del presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi, ha introdotto l’intervento di Fabbri sulla situazione internazionale. Lucchi – dopo avere citato Papa Francesco in apertura (“È una fase di cambiamento d’epoca, non solo un’epoca di cambiamenti”), ha ricordato come questa fase metta in discussione molte delle nostre certezze, dalla pace all’intelligenza artificiale. «A noi interessa capire quali saranno le conseguenze per le cooperative associate, abbiamo bisogno di una chiave di lettura nuova, sulla base dei nostri valori, che hanno alle fondamenta anche lo spirito e le analisi degli eroi di Ventotene».
L’analisi sull’Europa e sul suo futuro, quindi, «va contestualizzata, rivista, ridiscussa. L’ambizione di Trump è di avere “alleati” piccoli ed indeboliti, nella logica del divide et impera. Vale anche per noi. L’Europa è l’antitesi delle sue idee: tentativo di cooperazione invece di competizione tra i sovranismi nazionali; regole condivise e multilateralismo internazionale, invece dell’anarchia del mercato e del dominio dei potentati economici».
Ma da questa fase l’Europa può ricevere quella spinta identitaria che mancava, riscoprendo anche l’economia sociale, «perché l’Europa non è solo gigantismo economico, è prima di tutto persone, territori, economia sociale».

Il dibattito è proseguito nella tavola rotonda con lo stesso Fabbri, il presidente di Legacoop nazionale, Simone Gamberini, l’europarlamentare Stefano Bonaccini e i giornalisti Valerio Baroncini, vicedirettore del Resto del Carlino, e Luca Pavarotti, presidente di CEGA/Corriere Romagna. L’Europa è in una fase di decadenza irreversibile?
Qual è la possibile evoluzione dei conflitti in atto? Che ruolo può avere il movimento cooperativo nel difficile contesto attuale? Questi alcuni dei temi che sono stati affrontati, anche sulla base delle domande ricevute dal pubblico in sala e collegato in streaming.
Circa centocinquanta le persone che hanno affollato la sala di Palazzo Vecchio. Tra le autorità anche i consiglieri regionali Valentina Ancarani, Niccolò Bosi, Eleonora Proni e numerosi sindaci del territorio.
L’iniziativa intitolata “Per una coesistenza pacifica”, fa parte degli eventi organizzati da Legacoop Romagna in occasione dell’Anno internazionale delle Cooperative, degli 80 anni dalla Liberazione dal nazifascismo e della rinascita della presenza cooperativa in Romagna.
Il filmato. Sul sito e sui canali social di Legacoop Romagna è disponibile la registrazione completa (www.legacoopromagna.it).
Dario Fabbri è direttore di Domino, mensile di geopolitica. È autore dei podcast RAI “Nove minuti” e “Imperi”. E del podcast “Stati di tensione” per Chora Media. Già vicedirettore della scuola di Limes, è docente presso il master in relazioni internazionali dell’università Iulm di Milano. Scrive di geopolitica per Conflits, rivista francese di geopolitica, e per Gnosis, rivista italiana di intelligence. Ha tenuto lectio in grammatica imperiale presso l’Oriel College di Oxford. Ha tenuto seminari in strategia e tattica delle potenze presso il board di Microsoft Usa. In passato ha firmato commenti per The International Herald Tribune.
Legacoop Romagna rappresenta circa 380 imprese associate nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, con un valore della produzione di oltre 7,7 miliardi di euro, oltre 320mila soci (incluse tutte le tipologie di soci: lavoratori, produttori, consumatori) e più di 28mila lavoratori.
Federcoop Romagna è il polo specializzato in servizi alle cooperative che fa capo a Legacoop Romagna. Al suo interno operano un centinaio di professionisti nei campi contabile, fiscale, legale, del lavoro, ambientale e della consulenza avanzata.