(Sesto Potere) – Forlì – 18 aprile 2025 – “I lavoratori della Giuliani arredamenti sono da giorni mobilitati per uno sciopero promosso unitariamente dalle organizzazioni sindacali per contestare condizioni contrattuali inaccettabili, di precaria sicurezza e scarsa igiene. Le maestranze denunciano inoltre il fatto che, sebbene l’azienda impieghi 150 dipendenti (quasi tutti tramite contratti di somministrazione), per l’inquadramento del personale non sia utilizzato il contratto dell’industria ma quello dell’artigianato, molto meno oneroso per l’impresa. Addirittura, alcuni dipendenti sono in condizione di precarietà da 13 anni”: in mattinata – spiega il Partito Democratico di Forlì – il presidio dei lavoratori è stato visitato da una delegazione del Pd composta dal Segretario territoriale Enrico Monti, dai consiglieri regionali Ancarani e Valbonesi e da una rappresentanza del Gruppo consiliare comunale di Forlì guidata dal coordinatore delle minoranze Graziano Rinaldini, venuti a esprimere “vicinanza e solidarietà ai lavoratori” nella speranza che “sia possibile fare un passo avanti verso un’equa soluzione della vertenza”.
“Il lavoro povero, precario e senza sicurezza è una piaga che caratterizza tutto il nostro Paese e che, purtroppo, è presente anche nel nostro territorio, come emerge da due recenti vicende”: aggiunge il Partito Democratico di Forlì che indica oltre al caso della Giuliani arredamenti anche quello “altrettanto preoccupante ” della Bakery di Forlimpopoli.
“Alla ditta Bakery di Forlimpopoli un gravissimo infortunio verificatosi la scorsa settimana ha portato alla luce una realtà aziendale di mancanza di sicurezza sul posto di lavoro e di evidente precarietà contrattuale. A molti dipendenti della ditta, di origine straniera, viene addirittura applicato il contratto del Paese di provenienza e non quello nazionale italiano di categoria. Inoltre i lavoratori sono quasi tutti assunti tramite 7 agenzie interinali con contratti dalla durata di 15 giorni fino a un massimo di tre mesi, mentre altri ancora sono in appalto da altre imprese, inquadrati col contratto della logistica e senza probabilmente aver ricevuto una specifica formazione sulla sicurezza con riferimento al lavoro che sono chiamati a svolgere”: afferma il Partito Democratico di Forlì.
“Di fronte a vicende come queste, ci teniamo ad affermare con forza che la nostra Costituzione all’articolo 41 valorizza e riconosce l’importanza della libera iniziativa privata, ma sottolinea che essa non può svolgersi in contrato con l’utilità sociale o in modo tale da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla dignità umana”: aggiunge il Partito Democratico che chiede: “che tutte le istituzioni preposte esercitino un maggiore controllo contro fenomeni di precarietà e di mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro, purtroppo presenti anche nel nostro territorio, e affinché i contratti nazionali, la legislazione sul lavoro e i principi stessi della nostra Costituzione siano puntualmente rispettati. Perché solo così è possibile garantire maggiore dignità e un lavoro più sicuro e correttamente inquadrato per ogni lavoratore”.
Infine, il Partito Democratico di Forlì sollecita il Comune di Forlì: “ad attivarsi per quanto di sua competenza a salvaguardia dei diritti dei lavoratori e per un’equa e positiva soluzione della vertenza. Del resto, effettuare controlli puntuali sulle condizioni di lavoro rappresenta uno strumento fondamentale a tutela anche delle tantissime imprese sane e corrette del nostro territorio, che ogni giorno subiscono sui mercati forme di concorrenza sleale e al ribasso da parte di soggetti imprenditoriali che approfittano di condizioni di sfruttamento e mancanza di diritti delle proprie maestranze”.