(Sesto Potere) – Rimini – 9 aprile 2025 – Riscoprire il potere del movimento e l’importanza di momenti attivi nella nostra quotidianità in un mondo in cui la sedentarietà è diventata una delle sfide più grandi per la salute pubblica, riflettendo al contempo su cosa significhi davvero stare bene. Ecco l’invito lanciato dall’evento “Health 4 All – Salute in Movimento”, organizzato da Ausl Romagna e Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell’Università di Bologna in occasione della Giornata Internazionale della Salute e svoltosi lunedì pomeriggio, a Rimini, nell’Aula Alberti 7.
Si è trattato di un’importante occasione di approfondimento e stimolo, dedicata ai temi della promozione della salute e delle strategie efficaci per contrastare la sedentarietà, promossa dalle docenti Laura Dallolio e Maria Pia Fantini dell’Università di Bologna insieme a Marco Montalti di Ausl Romagna, offrendo anche uno spazio di confronto sulle numerose iniziative che l’Azienda Sanitaria e l’Università di Bologna stanno sviluppando congiuntamente proprio in questi ambiti.
Dopo l’apertura dei lavori affidata a Kristian Gianfreda, Assessore per le politiche alla salute del Comune di Rimini e presidente del Comitato di Distretto, e a Carmela Fimognari, Direttrice del Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell’Università di Bologna, a portare il saluto di Ausl Romagna è stata la Direttrice Sanitaria Francesca Bravi, affiancata da Mirco Tamagnini, Direttore del Distretto sociosanitario di Rimini.
“Vedo con piacere in quest’aula universitaria molti amici, colleghi e professionisti che hanno dedicato la loro vita non solo in termini assistenziali ma anche di ricerca e formazione in una logica di benessere bio-psico-sociale della persona – ha sottolineato Francesca Bravi – Quindi il messaggio che vogliamo dare, soprattutto a Rimini, una città che in Romagna sta lavorando da antesignana sui determinanti della salute, è proprio quello di portare alle nuove generazioni il concetto che prima ancora di occuparci di prevenzione primaria, secondaria e terziaria in una Giornata come questa vogliamo lavorare in una logica di promozione della salute, anche partendo da piccoli gesti quotidiani come sono quelli di contrasto alla sedentarietà. È un impegno che ci coinvolge tutti e tutte, come istituzioni sanitarie, come università e come cittadini. Lavorare insieme, in rete, per creare contesti che favoriscano stili di vita attivi e salutari è la vera sfida e l’obiettivo condiviso di questa iniziativa”.
Paolo Pillastrini, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna, ha citato i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità secondo i quali oltre un terzo della popolazione del pianeta (circa un miliardo e mezzo di persone) è alle prese con patologie collegate alla sedentarietà. Un fattore di rischio dilagante che spesso viene confuso con l’inattività fisica, come ricordato nel suo intervento da Laura Dallolio, ispiratrice iniziale di questo seminario: “sulla base di sempre più evidenze scientifiche nelle più recenti linee guida OMS sull’attività fisica il messaggio di sanità pubblica è quello di limitare il più possibile la sedentarietà, per tutte le categorie, compresi bambini, anziani e donne in gravidanza. Per limitarne l’effetto nocivo occorre ogni giorno 1 ora-1 ora e un quarto di attività fisica vigorosa, quella che non permette di parlare o cantare, ma chi ha a disposizione questo tempo? Allora una strategia per contrastare la sedentarietà è quella delle pause attive, ogni mezz’ora brevi interruzioni di due-tre minuti, dove ci si alza e si fanno alcuni movimenti, con effetti su tutta la salute a 360 gradi, anche sul benessere mentale e sociale non solo fisico”.
Proprio su un tema stimolante quale ‘Cos’è la salute’ si è soffermato nella sua relazione Roberto De Vogli (Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione Università di Padova) fornendo alcuni spunti di riflessioni, mentre Andrea Ceciliani (Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, Università di Bologna) ha parlato di ‘Attività fisica nei bambini: piccole pause, grandi benefici’ descrivendo il progetto svolto nelle scuole della Romagna.
Laura Bragonzoni e Giulio Senesi, entrambi del Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita Università di Bologna, si sono soffermati su come ‘Prevenire il rischio della sedentarietà con le pause attive’, con la sperimentazione concreta anche di una pausa attiva.
Quindi è toccato a Francesca Righi (Dipartimento Sanità Pubblica), Eleonora Campana (Sorveglianza sanitaria e promozione della salute dei lavoratori) e Giuseppe Attisani (Medicina dello sport e promozione dell’attività fisica) illustrare l’impegno dell’azienda sanitaria verso la promozione della salute, con i vari progetti svolti (sia per i dipendenti Ausl Romagna che per l’intera popolazione) e in fase di realizzazione.