(Sesto Potere) – Bologna – 19 marzo 2025 – Dopo diversi incontri con il Presidente della Regione e gli Assessori al bilancio, alla sanità ed al welfare, si è concluso anche con i sindacati il confronto sulle linee di bilancio preventivo della Regione Emilia-Romagna 2025-2027 che, dopo l’esame di tutte le Commissioni assembleari, approda oggi in Commissione bilancio per gli emendamenti e arriverà in Aula per il voto finale dell’Assemblea legislativa a fine mese.
“Esprimiamo soddisfazione per il ripristino di un metodo di confronto rispettoso del ruolo delle parti, che riprende e consolida una lunga tradizione di relazioni con la Regione”: scrivono in una nota congiunta Massimo Bussandri, segretario generale Cgil Emilia Romagna; Filippo Pieri, segretario generale Cisl Emilia Romagna; e Marcello Borghetti, segretario generale Uil Emilia Romagna.
“A fronte di una manovra di bilancio maturata in un contesto di complessive difficoltà, con redditi di lavoratori e pensionati in forte sofferenza, che si pone gli obiettivi di affrontare le emergenze relative alla salvaguardia della sanità pubblica, allo sviluppo del welfare e delle risposte ai bisogni delle persone anziane e con disabilità, ai diritti all’abitare ed alla mobilità, alla messa in sicurezza del territorio, il rischio era di azionare le leve delle entrate di bilancio in modo non equilibrato, intervenendo sull’equità. A conclusione del confronto, registriamo un avanzamento nella direzione da noi richiesta per il ripristino, nel triennio, del principio di progressività relativamente all’addizionale IRPEF, per la fascia di reddito compresa fra 28.000 e 50.000 euro, mentre sono esclusi dall’aumento le fasce di reddito inferiori. Registriamo favorevolmente anche l’impegno a prevedere un confronto rispetto alle priorità da definire nella destinazione del maggior gettito IRPEF, che nei prossimi anni potrebbe derivare dall’aumento della base imponibile IRPEF a fronte di rinnovi contrattuali o dell’aumento del numero di contribuenti”: commentano i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil Emilia Romagna.
“In merito all’introduzione dei ticket sui farmaci, prendiamo atto che, come da noi richiesto, non saranno colpite le persone che, per le prestazioni sanitarie, godono dell’esenzione dal ticket per reddito o per patologia. E’ inoltre acquisito l’impegno ad una rimodulazione dell’intervento dal 2026 che valuti in modo progressivo la situazione economica e/o patrimoniale complessiva dei nuclei familiari. Infine, esprimiamo il nostro interesse e l’impegno a lavorare fin da subito al documento d’intenti per la riforma del servizio sanitario regionale, per il potenziamento dei servizi rivolti alla salute e sicurezza sul lavoro e di quelli rivolti alla non autosufficienza, valorizzando il personale coinvolto ed assicurando concreta attuazione alla delibera per il nuovo accreditamento socio-sanitario”: aggiungono Massimo Bussandri, Filippo Pieri, e Marcello Borghetti.
“Auspichiamo che il confronto prosegua nella direzione intrapresa, già a partire dalle fasi dell’assestamento, perseguendo criteri di equità sociale che consentano di spostare il prelievo per il finanziamento dei sistemi di protezione e degli interventi sociali dai redditi da lavoro dipendente e da pensione ad altre forme di reddito, al profitto ed alla rendita”: concludono i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil Emilia Romagna.