(Sesto Potere) – Forlì – 18 marzo 2025 – “Lungi dal fornire le rassicurazioni che i cittadini attendevano, le dichiarazioni dell’Assessore Petetta in replica alla nostra nota sui continui abbandoni di rifiuti sollevano nuove preoccupazioni. L’Assessore non solo non smentisce che appena due dei sei agenti accertatori di Alea sono impegnati a tempo pieno nel contrasto dell’abbandono dei rifiuti (mentre 3 sono impiegati solo un paio di volte la settimana), ma notifica che detti agenti operano sull’intero territorio dei 13 comuni che si avvalgono di Alea. In sostanza, un personale che sarebbe insufficiente anche se adibito solo al contrasto degli abbandoni di rifiuti entro i confini della nostra città, opera su un territorio di quasi 180.000 persone, cosa che da sola spiega ampiamente i limitati risultati raggiunti”:

scrivono in una nota congiunta Elisa Massa e Federico Morgagni, consiglieri comunali del Gruppo Partito Democratico di Forlì.
“Non capiamo inoltre – aggiungono gli esponenti Dem – perché l’Assessore citi i dati relativi all’attività di controllo e sanzionamento degli abbandoni svolta dalla Polizia locale. Si tratta infatti di un’attività che la Polizia locale realizza da sempre e che la stessa Amministrazione, evidentemente, aveva riconosciuto non essere sufficiente, forse anche per l’oggettiva carenza di personale, quando nella scorsa primavera ha annunciato l’introduzione degli agenti accertatori. Peraltro, da un nostro ulteriore accesso agli atti, è emerso che fra il 2022 e il 2024 il numero delle violazioni amministrative accertate dalla Municipale è diminuito, passando da 208 a 129. Quindi complessivamente l’attività di controllo e sanzionamento risulta addirittura calata nell’ultimo periodo”.
“Forti perplessità anche sulle fototrappole. L’Assessore informa che la loro installazione è bloccata per problemi connessi con le normative sulla privacy e il trattamento dei dati personali. E’ inevitabile chiedersi per quale motivo queste problematiche non siano state prese in considerazione prima dell’acquisto delle fototrappole e dell’annuncio in pompa magna su tutti i giornali. Giova anzi ricordare che, all’epoca, alla stampa erano state fornite precise rassicurazioni sul trattamento delle immagini “nel pieno e rigoroso rispetto della privacy”.
Stupisce poi che in tutti questi mesi l’Amministrazione non abbia mai informato i cittadini che il controllo tramite fototrappole, ufficialmente lanciato da maggio 2024, non è mai partito, ma che anzi di recente sia stato pubblicamente promesso di “rafforzare” l’impiego di questi strumenti (di fatto non esistenti) nei vari quartieri della città più colpiti dagli abbandoni. Insomma, man mano che si entra nel merito appare sempre più evidente la distanza fra gli annunci e le promesse fatte ai cittadini e la pochezza dell’azione concreta del Comune, mentre in città i rifiuti abbandonati continuano ad accumularsi”: concludono Elisa Massa e Federico Morgagni.