(Sesto Potere) – Forlì – 15 marzo – “Fino a quando l’agenda politica di questo Paese continuerà a considerare secondario il problema della sicurezza del territorio? Fino a quando non si considereranno fondamentali per l’economia, oltre che per l’incolumità dei cittadini, le condizioni ambientali? Ad ogni pioggia copiosa ci ritroviamo, tutti noi emiliano romagnoli con i nostri vicini, toscani o marchigiani, nella medesima situazione: monitoraggi di ogni sito possibile, ansia, notti in bianco ed estrema preoccupazione. E poi a contare danni ingenti, privati e pubblici, territori feriti dove ogni ripartenza fa i conti con incognite atmosferiche e pastoie burocratiche. È evidente a tutti che stiamo vivendo un cambiamento epocale della nostra terra, al quale non è succeduto alcun cambiamento di chi è preposto a governarla. È evidente che occorre agire con estrema urgenza a tutti i livelli con interventi e progettazioni fino ad oggi disattesi: siamo ancora in attesa (da 1 anno!) dei Piani Speciali che dovrebbero occuparsi delle grandi opere. Non sono più rimandabili: sono stati fatti i lavori di somma urgenza, di urgenza, ma gli eventi climatici impongono un’accelerazione su cui non si può più tergiversare. E invece dobbiamo ancora assistere al tristissimo siparietto delle varie forze politiche che si incolpano a vicenda per nascondere le loro responsabilità (che peraltro, a giudizio di chi scrive, sono storicamente paritetiche e bipartisan). Stiamo ancora affrontando questa epocale catastrofe ambientale con strumenti inadeguati dal punto di vista economico, strutturale, organizzativo e di progettazione.”: lo scrive in una nota Alessandra Bucchi, presidente del Comitato Unitario Vittime del Fango di Forlì e il consiglio direttivo.
“Cosa stiamo ancora aspettando? Che ci siano altre vittime? Che il territorio sia irrimediabilmente compromesso? Questa è diventata e sarà in futuro l’emergenza primaria di tutta la Nazione, ma dobbiamo assistere di continuo a litigi tra politici che anziché dimostrare il loro spessore, preferiscono fare sfoggio di battute e insulti degni solo di adolescenti agitati. Pensate, piuttosto, che dai nostri territori vi guardano persone provate ma tenaci, creatrici di una fetta importante del PIL italiano, e fate onore al mandato che avete ricevuto!”: conclude Alessandra Bucchi e il consiglio direttivo del Comitato Unitario Vittime del Fango Forlì.