giovedì, Marzo 6, 2025
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Parte a Forlì il progetto “Nati per disegnare” 

(Sesto Potere) – Forlì – 6 marzo 2025 – In questo mese, presso la Pediatria di Comunità di Forlì, partirà il progetto “Nati per disegnare”, realizzato grazie alla collaborazione tra la U.O. Salute Donna Infanzia – Forlì settore Pediatria di Comunità (Dott.ssa G.R.Indorato, Direttrice del Servizio e Dott.ssa Anna Rugiano, Pediatra della PdC) con l’Architetto Prof. Marcello Balzani dell’Università di Ferrara di Nati per Disegnare.

“L’Unione Italiana del Disegno, associazione scientifica e culturale senza fini di lucro che si propone di sviluppare, promuovere, coordinare l’attività della ricerca scientifica nel settore del Disegno – spiega la dottoressa Indorato – in collaborazione con il Programma Nazionale “Nati per Leggere”, realizza il Progetto “Nati per Disegnare”. L’obiettivo è di promuovere il benessere dei bambini e delle bambine sin dalla prima infanzia e delle loro famiglie attraverso la pratica del Disegno. Con il sostegno alla libera espressione della creatività e delle emozioni e alla relazione genitore/adulto-bambino si sviluppano capacità di interpretazione, rappresentazione e realizzazione delle immagini, importanti per le competenze cognitive dei bambini e delle bambine e della loro crescita armoniosa. Attraverso lo scarabocchio e poi il disegno, il bambino sviluppa il riconoscimento di sé e le sue capacità di relazione con l’altro. Inoltre la prensione, la coordinazione fino motoria , l’attenzione e il ragionamento sono solo alcune delle “funzioni” che si possono allenare con lo scarabocchio e il disegnoÈ ampiamente noto che i bambini, attraverso gli scarabocchi, prima, e il disegno, poi, esprimono la loro creatività e le loro emozioni ed interagiscono con il sistema familiare esteso.”

“Nati per disegnare – prosegue la dottoressa Indorato – intende promuovere il Disegno anche come strumento di espressione emotiva e buona pratica nell’ambiente familiare, che costituisce “il primo ambiente di apprendimento, non solo in termini cronologici ma anche di importanza” (Tamburlini 2023), e come strumento di sviluppo delle competenze socio-relazionali indispensabili alla formazione e alla crescita di ogni individuo come persona.Come alcuni studi hanno mostrato (Paladin 2021), mentre nei primi anni di vita il disegno viene incentivato sia in famiglia che nell’ambiente di educazione prescolare, con l’ingresso nella scuola primaria questa competenza iconica viene relegata in secondo piano e i bambini perdono anche la capacità di comprendere e di interpretare le immagini, diventando così facile preda di narrazioni iconiche preconfezionate e stereotipate, consumate in fretta. Da qui l’importanza di esplorare le immagini sin dalla prima infanzia e affinare il gusto dei bambini e delle bambine per narrazioni iconiche ricche di senso e non banali”.

“Il progetto intende promuovere il superamento del pregiudizio degli adulti di considerare il Disegno una pratica da relegare entro i primi anni di vita dei bambini, da abbandonare con l’avvio alla scuola primaria e negli anni a seguire a favore dello sviluppo di altre competenze cognitive. Le capacità di disegnare e di decodificare messaggi iconici e di interpretarli non finisce di certo con l’infanzia, anzi costituisce una competenza fondamentale per la lettura critica e l’interpretazione del mondo che abitiamo, dalla prima infanzia e lungo tutta la vita, fondamentale nella nuova era digitale.”: aggiunge la dottoressa Indorato.

L’iniziativa si svilupperà con diverse attività di promozione della libera espressione grafica rivolte ai piccoli pazienti.

In coordinamento con la Pediatria di Comunità di Forlì, verranno realizzati dei momenti di creatività giocosa in cui sarà possibile prendere coscienza dei potenziali percettivi e dei corretti processi di rappresentazione grafica e non solo.

I genitori potranno apprendere cosa, come e perché disegnare con i propri figli, durante i brevi momenti nella sala di attesa di vaccinazione, con bambini e bambine tra i 3 e i 6 anni.

“I progetti che vedranno impegnati NpD e la PdC – conclude la dottoressa Indorato – saranno rivolti a due fasce d’età: il primo destinato alla fascia 3 -6 anni con la consegna, durante l’attività vaccinale, di un kit che i bambini useranno insieme agli operatori di NpD; il secondo, in via sperimentale, rivolto ai genitori e bambini della fascia d’età 24 – 36 mesi e dal titolo “La magia deller porte”, sarà un incontro per stimolare l’ immaginazione di genitori e bambini,un momento creativo per inventare e creare insieme. “