(Sesto Potere) – Bologna – 5 maggio2025 – Con una premessa senza sconti “il metodo utilizzato per presentare in anteprima il Bilancio 2025 ha violato l’accordo annesso al Patto per il Lavoro e il Clima, di concertare le scelte tra la politica e le parti sociali” il segretario di Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua, ha indicato – mercoledì pomeriggio in commissione regionale Bilancio, nel corso dell’audizione delle parti sociali, le priorità che secondo il sindacato sono essenziali per lo sviluppo socio-economico della regione.
Quali priorità? “Investire sulla semplificazione, la digitalizzazione e la sburocratizzazione. Servono ingenti risorse per rimettere in ordine un territorio compromesso da emergenze climatiche e scelte politiche di tutela ispirate anche da filosofie radicali ambientaliste che non hanno messo al centro, la prevenzione del rischio e la costruzione di opere necessarie come ad esempio invasi e casse di espansione e con i problemi delle cosiddette ‘aree interne’ a rischio spopolamento e le imprese che chiudono o de-localizzano”: ha aggiunto Tullia Bevilacqua.
E ancora: “Sono necessarie risorse aggiuntive per l’ammodernamento della rete ferroviaria e l’estensione della banda larga alle periferie altrimenti sono inutili i bandi per la casa al fine di tentare di ripopolare le nostre montagne. Urgenti misure a sostegno della rete dei trasporti per un riequilibrio tra l’Emilia – che ha beneficiato delle scelte quasi sempre “bologna-centriche” – e la Romagna. Inoltre, c’è anche il tema dell’agricoltura settore strategico da difendere, per non parlare del pericolo che i nostri prodotti Made in Italy, ovvero Made in Emilia-Romagna, nei settori enogastronomico, meccanico, e tessile di alta gamma, potranno essere toccati con la minaccia dei dazi verso le esportazioni in Usa”: elenca Tullia Bevilacqua.
La premessa del segretario di Ugl Emilia-Romagna è che: “per coprire il buco di 200 milioni di squilibrio in sanità il presidente della Regione de Pascale abbia preferito percorrere la solita e facile strada dell’aumento delle tasse. Avviare la maggiorazione dell’addizionale regionale Irpef, con un aumento dei ticket per alcune prestazioni, e applicare aumenti anche su Irap e Bollo auto dimostra una fragilità del sistema dei conti pubblici in sanità che doveva e poteva essere gestita prima e in maniera diversa. Ma, soprattutto, incrementare la tassazione su numerose aliquote rappresenta una scelta sbagliata e dannosa che colpisce in primis cittadini e imprese”: evidenzia Tullia Bevilacqua.
Ma qual è la proposta dell’Ugl? “Anziché auentare le tasse, si potevano eliminare inefficienze e spese superflue delle risorse pubbliche. Penso agli elevati costi dei tanti progetti di cooperazione internazionale che si potevano rivedere, o incidere sui pesanti costi degli apparati burocratici che, di fatto, ostacolano e rallentano lo sviluppo economico delle imprese e i servizi ai cittadini dell’Emilia-Romagna”: afferma Tullia Bevilacqua.
E poi il leader sindacale torna sul tema sanità: “non si è risolto per tempo il problema delle risorse necessarie per avviare quel da più parti promesso piano straordinario di assunzioni e di valorizzazione del personale socio -sanitario pubblico: medici, infermieri e oss per primi, che affrontano quotidianamente turni massacranti e sono chiamati alla reperibilità con retribuzioni inadeguate. La carenza di personale nel sistema sanitario regionale dell’Emilia-Romagna è purtroppo una realtà. E resta un problema da risolvere. E qui si vive anche un’incongruenza: la Regione stessa negli ultimi anni ha invitato le varie aziende sanitarie locali a contenere la spesa, ma al contempo ha disposto spese per manager e consulenti esterni ancora troppo alte. Una strada sbagliata. E noi riteniamo invece utile valorizzare le risorse umane interne al sistema. Un percorso su cui invitiamo Michele de Pascale a riflettere”: sottolinea ancora il segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua.
“Parliamone… Senza dimenticarci mai di mantenere,il metodo di consultazione di tutti i soggetti che in questi difficili anni hanno promosso e costruito la forza di questo organismo di consultazione continua e indirizzo programmatico che è, a tutti gli effetti, il Patto per il Lavoro e il clima e che ricordo è stata sempre un scelta finora
vincente. Ma se si vuole depotenziarlo si abbia il coraggio di dirlo apertis verbis”: conclude Tullia Bevilacqua.