(Sesto Potere) – Forlì – 26 febbraio 2025 – “Lo scorso agosto il Comune di Forlì aveva annunciato “per l’estate” lo spostamento di alcuni servizi bibliotecari (tra cui quelli di prestito e di emeroteca) presso la biblioteca decentrata Paul Harris di Parco della Resistenza nelle more dei lavori su palazzo del Merenda e dell’annunciato adeguamento di palazzo Romagnoli. Purtroppo, nonostante l’estate sia finita da parecchi mesi, la situazione è rimasta immutata: un servizio pubblico essenziale come quello bibliotecario continua ad essere erogato in una sede ovviamente insufficiente in quanto progettata per essere una biblioteca per ragazzi decentrata. Si tratta, evidentemente, di una soluzione improponibile per una città di quasi 120.000 abitanti, sede universitaria, e che ambisce a candidarsi a capitale italiana della cultura, destinata peraltro a durare ancora a lungo”: il commento è di Federico Morgagni, consigliere comunale del gruppo del Partito Democratico, che evidenzia come il vicesindaco er assessore alla Cultura, Vincenzo Bongiorno, rispondendo ad un’apposita interrogazione sul tema, abbia annunciato che: “lo spostamento a palazzo Romagnoli non potrà avvenire prima dell’estate”.
“Purtroppo, oggi si verifica esattamente quanto avevamo temuto: nonostante i lavori su palazzo del Merenda siano stati rinviati per anni e anni, fino al punto da alimentare preoccupazioni non ancora sopite sui rischi di mancato rispetto delle tempistiche Pnrr, la giunta Zattini non è stata in grado di trovare una soluzione idonea per garantire una collocazione transitoria del servizio una volta avviato il cantiere.
Risulta quindi una volta di più incomprensibile la decisione della giunta Zattini I di scartare a priori l’utilizzo, anche temporaneo, a tale fine dell’ex Asilo Santarelli, la cui tempistica di conclusione dei lavori è coincisa perfettamente con quella di avvio dei lavori su palazzo Merenda”: continua Federico Morgagni.
“Oltre alle conseguenze negative sul funzionamento del servizio bibliotecario, il pasticcio “pensato” dal Comune ha comportato a cascata l’assurdo intervento su palazzo Romagnoli, che ha smontato l’unico museo funzionante della città, collocando uno dei principali patrimoni artistici forlivesi, la Verzocchi, per mesi nei sotterranei, fra l’altro spendendo diverse centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici. Il tutto risulta ancora più incomprensibile se si guarda alle tempistiche dell’insieme degli interventi. Se, come speriamo, i lavori su palazzo del Merenda saranno conclusi nei termini previsti dal Pnrr (giugno 2026), considerato che il completamento del trasferimento della biblioteca alla sede temporanea del Romagnoli non sarà ultimato prima dell’estate, c’è da chiedersi il senso di una soluzione così caotica, disfunzionale e costosa e destinata a durare pochi mesi”: conclude il consigliere comunale del gruppo del Partito Democratico.