domenica, Febbraio 23, 2025
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Bologna, ‘Italia chiama Artico 2025’: festival dedicato al ruolo della regione polare nel contesto geopolitico climatico

(Sesto Potere) – Bologna – 23 febbraio – Si terrà a Bologna, martedì 25 febbraio nell’auditorium Biagi di Salaborsa, la quarta edizione di “Italia chiama Artico“, il festival dedicato alle connessioni con il Grande Nord, promosso da Osservatorio Artico, in collaborazione con il Comune di Bologna.

L’iniziativa vuole esplorare la centralità dell’Artico e della regione polare nel contesto geopolitico e nella crisi climatica globale.

“L’Artico è un termometro per la salute del nostro pianeta perché i cambiamenti che avvengono li’ hanno ripercussioni a livello globale e che quindi impattano anche il nostro territorio. Parlare di più dell’Artico è fondamentale perché significa parlare del futuro, del nostro futuro. Grazie ad Osservatorio Artico per aver scelto Bologna, la città giusta per discutere di cambiamento climatico e sviluppo sostenibile”, cosi Anna Lisa Boni, assessora alle Relazioni internazionali, Fondi europei, Missione Clima 2030: neutralità e transizione.

Il tema dell’Artico e della regione polare, considerato distante per geografia e clima rispetto all’Italia, ha fatto irruzione nel dibattito pubblico a seguito delle dichiarazioni del nuovo presidente americano sull’annessione della Groenlandia. Il 2024 ha rappresentato un anno molto particolare per le democrazie: è infatti uno degli anni in cui sono andati alle urne miliardi di persone: dagli Stati Uniti alle elezioni europee, dall’India alla Russia. Un anno quindi spartiacque, in un contesto di instabilità globale che rischia di spostare gli equilibri verso scenari tetri e pericolosi.

Ma il 2024 è stato anche un anno che ha confermato le preoccupazioni globali a livello climatico. Nonostante i principali centri di ricerca mondiale registrino temperature al di sopra di tutti i record storici, la percezione mediterranea della condizione attuale dipende molto dalle condizioni meteorologiche più locali, che hanno visto una primavera molto piovosa, e un’estate che stenta a partire al Centro-Nord.

Questi due aspetti del momento storico che viviamo fotografano bene la cornice: scarsa percezione di ciò che ci riguarda, ma che non è visibile. E poca considerazione di un mondo – fuori dai nostri confini – che determina molte delle nostre scelte.

Per capire meglio perché e come l’Artico e la regione sub-polare è così importante anche per l’Italia e il Mediterraneo, Osservatorio Artico – primo media italiano sul tema, www.osservatorioartico.it– propone la quarta edizione del suo festival annuale, “Italia chiama Artico”, ospitato dal Comune di Bologna nel quadro di Bologna Missione Clima, il 25 febbraio in Auditorium Biagi di Salaborsa. Dopo i primi tre eventi a Genova, la rivista vuole riflettere sulla complessità delle sfide ambientali e climatiche della regione polare, anche per sottolineare tutte le possibilità e opportunità di crescita, sviluppo e istruzione che derivano dal veloce cambiamento in atto oltre il Circolo Polare Artico.

Il festival, a ingresso libero previa registrazione qui:  
https://italiachiamaartico.osservatorioartico.it/  si struttura in una giornata di incontri e dibattiti, dove al mattino Osservatorio Artico darà vita a diverse tavole rotonde con ospiti di primo piano a livello nazionale e internazionale. 

Osservatorio Artico è il primo magazine in lingua italiana dedicato al Polo Nord e alla regione artica. Dal 2019 Osservatorio Artico è Media Partner della missione “High North” della Marina Militare italiana e lavora a stretto contatto con l’Istituto di Scienze Polari del CNR e con altri Enti di primo piano in Italia e all’estero. Finalità dell’iniziativa è quella di portare a un pubblico più ampio e vasto le tematiche inerenti al mondo artico, non soltanto per ciò che concerne la parte prettamente scientifica e ambientale. Il festival “Italia chiama Artico” si pone quindi come ponte di collegamento tra gli addetti ai lavori, in termini di istituzioni, aziende e mondo della ricerca, con un pubblico generico, ancorché interessato ai temi della sicurezza globale, della salvaguardia ambientale e dello sviluppo sostenibile.