(Sesto Potere) – Bologna – 14 febbraio 2025 – “Il bilancio 2024 della sanità regionale dell’Emilia-Romagna si chiuderà con 200 milioni di squilibrio. Lo ha annunciato il governatore de Pascale e per effetto di questa valutazione ha anticipato che verrà maggiorata l’addizionale regionale Irpef, ci sarà un aumento dei ticket per alcune prestazioni, e verranno applicate maggiorazioni su Irap e Bollo auto. Sottolineando una fragilità del sistema dei conti pubblici in sanità che doveva e poteva essere gestita prima, possibilmente con una concertazione sulle misure di rigore che si annunciano oggi di dover applicare. Il nostro sindacato, per primo, aveva da anni annunciato il pericolo dei ‘conti in rosso della sanità’ ed oggi i nodi sono venuti al pettine”: lo afferma in una nota Tullia Bevilacqua, segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna.
“Ci si dice che la manovra regionale non incide sulle prestazioni sanitarie. Ma il problema di fondo rimane: non s’è risolto per tempo il problema delle risorse necessarie per avviare quel da più parti promesso piano di assunzioni straordinario e valorizzazione del personale socio – sanitario pubblico: medici, infermieri e oss per primi, che affrontano quotidianamente turni massacranti e sono chiamati alla reperibilità”: continua il ragionamento Tullia Bevilacqua.
“La carenza di personale nel sistema sanitario regionale dell’Emilia-Romagna è purtroppo una realtà. E qui si vive un’incongruenza: la Regione stessa negli ultimi anni ha invitato le varie aziende sanitarie locali a contenere la spesa, ma al contempo disponeva spese per manager e consulenti esterni ancora troppo alte”: ravvisa il segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna.
“Come sindacato insistiamo sulla necessità di mantenere alta la capacità di risposta e la qualità dei servizi sanitari ai cittadini abbandonando – anche in un’ottica di concertazione con lo Stato e il governo – le politiche di disinvestimenti o indebolimento della rete dei servizi sanitari pubblici. A nostro parere è necessario avviare un programma di nuove assunzioni e discutere di un programma di riallineamento tra le necessità della medicina generale e della rete ospedaliera e dei servizi sanitari locali, per evitare che a subirne il contraccolpo sia, oltre che il personale in servizio chiamato a turni a volte insostenibili, pur in presenza di un alto numero di medici precari, sia il cittadino/utente che è il soggetto a cui si dovrebbero dedicare – anche per diritto costituzionale – tutte le attenzioni e tutte le risorse. Lo stesso cittadino chiamato oggi a dover pagare più tasse”: conclude il segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua.