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Sana e Biofach 2025: ecco gli ultimi dati del mercato bio italiano e tedesco. Italia tra i primi tre paesi esportatori al mondo

(Sesto Potere) – Bologna – 13 febbraio 2025 – Le scelte delle famiglie italiane, in termini di consumi anche alimentari, continuano a essere influenzate in negativo dal generale contesto di incertezza che – tra instabilità inflattiva, perdurare dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, cambiamento climatico e rischio di dazi negli Stati Uniti – non accenna a diminuire. Incide in modo rilevante anche il progressivo rallentamento della crescita in Europa, che coinvolge Paesi come Francia, Germania e la stessa Italia. In generale, i consumatori vedono diminuire il proprio potere d’acquisto, con l’inflazione sui prezzi dei beni alimentari ancora in aumento, +2,2% a dicembre 2024, (dopo il picco del +13,5% a settembre 2022), e con una retribuzione media di fatto ferma da oltre 20 anni, se non addirittura in calo. Il gap 2023-2000 è del -0,2% (fonte: The European House Ambrosetti).

Questo emerge – si tratta degli ultimi trend del settore bio – dal report presentato quesdta mattina in conferenza stampa a Biofach 2025, il salone leader mondiale degli alimenti biologici, in scena dall’ 11 al 14 febbraio 2025 nella città di Norimberga, nell’ambito del progetto Being Organic in Eu, promosso da FederBio in collaborazione con Naturland DE e co-finanziato dall’Unione Europea. Evento che si inquadra nella proposta di SANA Food, dal 23 al 25 febbraio 2025 in Fiera a Bologna.

BIOLOGICO: LE DIMENSIONI DEL MERCATO ITALIANO
Nonostante questa complessa congiuntura e la conseguente necessità di ridurre e selezionare attentamente i consumi, gli ultimi dati sul biologico confermano che nel Belpaese attenzione e interesse per il comparto restano elevati.

SUPERFICI E OPERATORI
L’Italia, con 2,46 milioni di ettari destinati a biologico, in crescita del +4,6% nel 2024 rispetto al 2023, è leader nel settore con il 19,8% di superfici bio sul totale SAU, a fronte di una media europea decisamente più contenuta (9.6% nel 2021). Incrementa anche il numero gli operatori attivi, con un +1,8% per circa 94.500 unità.

LE DIMENSIONI DEL MERCATO ITALIANO
L’anticipazione dei dati che saranno illustrati nel dettaglio a Rivoluzione Bio 2025 – iniziativa in programma a SANA Food (23-25 febbraio, BolognaFiere) e realizzata nell’ambito del progetto Being Organic in Eu, promosso da FederBio in collaborazione con Naturland DE e cofinanziato dalla UE ai sensi del Reg. UE. n.1144/2014 – mostra che il mercato del bio cresce anche nel 2024, raggiungendo i 5,7 miliardi di euro e segnando un significativo +4,5% rispetto all’anno precedente (dato preliminare).

IL RUOLO DELLA DISTRIBUZIONE MODERNA
A sostenere la crescita dei consumi in Italia è la Distribuzione Moderna che, con un valore complessivo di 2,2 miliardi di euro, è sempre più il canale di riferimento per gli acquisti bio degli italiani, con un incremento a valore del +4,4% rispetto al 2023 (fonte: NielsenIQ, perimetro
omnichannel, peso imposto, anno terminante a dicembre 2024).
La GDO, tra supermercati, ipermercati e discount, rappresenta l’80% del mercato Food in Italia, con una spiccata preferenza per supermercati e ipermercati (64,7%), seguiti con distacco dai discount, fermi al 16,2% (fonte: The European House Ambrosetti).
È particolarmente rilevante il ruolo della marca privata, attualmente al 31,5% di quota (idem) e che rientra tra le scelte dei consumatori per qualità e prezzo dei prodotti, anche nel segmento bio.

L’EVOLUZIONE DEL MERCATO IN ITALIA, COME È CAMBIATA LA DOMANDA
La consumer base di prodotti bio rimane l’indicatore di maggiore interesse per l’analisi dei comportamenti delle famiglie italiane: oggi il 93% della popolazione 18-65 anni include consapevolmente almeno un prodotto a marchio biologico nel carrello della spesa (era il 53% nel
2013), per un totale di 24 milioni di famiglie che “scelgono il bio” (vs i 13 milioni del 2012).
Le persone che più facilmente acquistano biologico sono vegetariane e attente alla salute (76%), con figli maggiori di 11 anni (64%), un titolo di studio pari o superiore alla laurea (61%) e di età compresa tra i 30 e i 35 anni (young millennials, 59%). A questo proposito è particolarmente significativo che siano soprattutto i giovani a voler mangiare sano e sostenibile, nonostante rientrino tra le fasce con
in media un potere d’acquisto più basso.
La preferenza accordata ai prodotti bio, solitamente associata alla ricerca di prodotti 100% made in Italy, di origine locale e certificati all’origine, è riconducibile al desiderio di portare in tavola alimenti e bevande sicuri per la salute, rispettosi dell’ambiente e del benessere animale, ma anche di migliore qualità e migliore gusto.
Il biologico orienta i comportamenti di consumo degli italiani anche al di fuori delle mura domestiche: quasi 8 su 10 hanno consumato prodotti alimentari biologici nelle occasioni fuori casa presso ristoranti, bar o mense nel corso del 2024.

EXPORT BIO
L’Italia è sul podio dei primi tre paesi esportatori di prodotti biologici al mondo, per un valore complessivo superiore a 3,6 miliardi di euro nel 2023. Il 40% delle aziende del food&wine nazionale, intervistate nell’ambito del progetto ITA.BIO, la piattaforma online di dati e informazioni per l’internazionalizzazione del biologico Made in Italy, curata da Nomisma e promossa da ICE Agenzia e FederBio, considera il marchio biologico un alleato strategico per entrare nei mercati esteri; Germania, Francia, Scandinavia e Stati Uniti i principali mercati di destinazione per l’export dei prodotti biologici italiani per il 2024.

BEING ORGANIC in EU
Il progetto BEING ORGANIC in EU è una campagna di promozione proposta da FederBio in collaborazione con Naturland cofinanziata dall’Unione Europea ai sensi del regolamento UE n.1144/2014 e prevede un insieme articolato di azioni con l’obiettivo di migliorare la conoscenza, il prestigio e il consumo dei prodotti ortofrutticoli biologici verso i due paesi target: Italia e Germania. “BEING ORGANIC in EU” mira a contribuire ad un sistema agroalimentare sostenibile a sostegno del “Green Deal Europeo” e delle strategie “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030” per favorire un sistema alimentare etico, salutare, resiliente dal punto di vista climatico ed ecologico e a mettere in risalto le caratteristiche virtuose dell’agricoltura biologica europea, sia in termini di qualità del prodotto sia di sostenibilità, dalla produzione primaria fino al consumatore. Per queste ragioni le iniziative messe in campo dal progetto sono del tutto in linea con gli obiettivi dell’“European Green Deal” e le sue strategie e funzionali alla realizzazione dal “Piano d’azione europeo per lo sviluppo dell’agricoltura biologica”.