(Sesto Potere) – Forlì – 8 febbraio 2025 – Con una nota il Taaf – Il Tavolo delle Associazioni Ambientaliste del Comune di Forlì – interviene nuovamente sul tema delle politiche aeroportuali della regione.
“Si sta parlando molto, in questi giorni, del futuro dell’aeroporto Ridolfi e della possibilità che venga integrato in un “sistema aeroportuale regionale” così da garantirne una dignitosa sopravvivenza. I volumi di traffico dell’aeroporto Marconi di Bologna, in accelerata crescita, fanno ipotizzare che una futura ridistribuzione dei voli tra Bologna e i piccoli aeroporti della Regione sia la soluzione per tutti. L’impressione del Tavolo delle Associazioni Ambientaliste e del Comitato Sorvolati è che per sistema si intenda fondamentalmente solo spalmare i voli: “li dirottiamo da Bologna a Forlì e il gioco è in gran parte fatto”. Peccato che non si parli mai della sicurezza dei passeggeri e della sicurezza dei cittadini più volte ribadita da noi”: commenta il TAAF.
“Fare sistema è uniformare l’applicazione dei regolamenti, condividere il rispetto delle regole stabilite dal Codice della Navigazione, rispettare i livelli di tutela della sicurezza e della salute dei territori impattati, così come prevedono le leggi. E Forlì su questi punti ha i prerequisiti per chiedere di accedere a un sistema regionale e integrarsi con esso? Non ci risulta che il piano di sviluppo aeroportuale inoltrato da FA Airport all’ Enac nell’ormai lontano dicembre 2023 sia stato approvato, né che sia stata avviata la procedura di valutazione.”: aggiunge ancora il Taaf.
“Non ci risulta che esista un Piano di Emergenza esterno che consenta alla Protezione Civile, nel caso di incidente aereo, eventualità mai eliminabile per un aeroporto in attività, di accedere in maniera efficace e tempestiva nei luoghi colpiti. Non sono mai state redatte le mappe di vincolo che sono obbligatorie e che interferiscono con la navigazione aerea. Non ci risulta che sia stata elaborata una dettagliata zonizzazione acustica aeroportuale, né che la Commissione che ha il compito di redigerla si sia mai riunita.”: elenca il Taaf.
“Non esistono centraline per il monitoraggio dell’inquinamento acustico, nemmeno quelle per l’inquinamento atmosferico . Allora, se si vuole arrivare a un sistema in cui le procedure e le regole vengono applicate in modo omogeneo, in cui i livelli di tutela della salute e sicurezza della cittadinanza non siano diversi (se non omissivi) è necessario che i requisiti siano soddisfatti ovunque in maniera trasparente e meticolosa. Siccome gli aerei sorvolano una delle zone più abitate di Forlì, prima di parlare di “sistema”, bisognerebbe attivare tutti gli strumenti normativi per la messa in sicurezza dell’aeroporto e non riempirsi solo la bocca di parole”: conclude il Taaf.