(Sesto Potere) – Forlì – 13 gennaio 2025 – Schierati al fianco del segretario della Lega Romagna, Jacopo Morrone, Andrea Cintorino, assessore Giunta comunale Forlì; Albert Bentivogli, segretario comunale Lega Forlì; Marco Catalano, consigliere Lega Provincia Forlì-Cesena; Barbara Rossi responsabile del dipartimento disabilità della Lega; Valerio Roccalbegni amministratore unico della Fiera di Forlì e Simona Buda, già candidata con la Lega al Consiglio regionale; a ribadire che è in atto un “attacco scomposto” da parte del sindaco di Cesena e presidente della Provincia di Forlì-Cesena Enzo Lattuca per sfilare la sede di tre istituzioni come la Fiera, la Questura e la Motorizzazione civile che hanno attualmente base a Forlì.
“Non accetteremo mai l’idea che Forlì venga spogliata di servizi essenziali. Su questo daremo battaglia politica”: l’incipit di Morrone.
“Per quanto ci riguarda la Fiera di Forlì, che è stata risanata dopo l’avvento del centrodestra alla guida della città e dopo che per anni le amministrazioni comunali di sinistra contestavano la scelta di rilanciarla, ha già in prospettiva di fare squadra con la Fiera di Rimini. Potrebbe avere una destinazione legata alla convegnistica. Di qui, la richiesta al presidente della Camera di Commercio Carlo Battistini, già ex assessore a Cesena in una giunta di centrosinistra, di fare un passo indietro, di ripensare alla intempestiva decisione di uscire dalla compagine societaria della Fiera di Forlì. Decisione, per altro, delegittimata pubblicamente anche da altri componenti dell’organismo camerale e dalle associazioni di categoria forlivesi”: ha detto tra l’altro Morrone.
“Neppure la collocazione forlivese di Questura e Motorizzazione civile dovrebbero essere messe in discussione. In particolare per trovare una nuova sede della Questura a Forlì la Lega è al lavoro con il sindaco Zattini e la giunta per trovare un luogo idoneo. Ne discuteremo con Nicola Molteni (deputato della Lega e sottosegretario al ministero dell’Interno) e con il ministro Matteo Piantedosi. C’è il nostro impegno a trovare una soluzione , come abbiamo fatto per trovare la nuova sede della Questura a Rimini. Si può invece fare squadra per riportare il Giudice di pace a Cesena, servizio che fu scippato alla città insieme alla sede distaccata del tribunale con un provvedimento del 2012 che prevedeva una revisione della geografia della giustizia in Italia. Numerosissime sedi decentrate inizialmente soppresse, anche di comuni molto più piccoli di Cesena, furono poi ripescate da un decreto dell’allora ministro Andrea Orlando, ma fra queste non il co-capoluogo i cui amministratori pur appartenendo allo stesso partito del ministro probabilmente non ebbero sufficiente peso”: ha spiegato Morrone.
“Quando Cesena è diventata co-capoluogo, non ho detto nulla al riguardo. Vorrei ci fosse un atteggiamento simile anche da parte di chi si è attivato per sfilare questi presidi a Forlì. È miope e tutt’altro che strategico intraprendere una guerra per strapparsi servizi tra comuni contigui come Forlì e Cesena. Più lungimirante sarebbe cercare di portare nuovi servizi sul territorio. Su questo obiettivo il sindaco di Cesena Enzo Lattuca ci troverà sempre pronti a dialogare”: ha concluso Morrone.