lunedì, Gennaio 13, 2025
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Bando per la selezione del dirigente della Cultura, Morgagni: “le anomalie che la giunta Zattini non spiega”

(Sesto Potere) – Forlì – 13 gennaio 2025 – “Ripetutamente, negli ultimi Consigli comunali, abbiamo interrogato la Giunta sul percorso di selezione del nuovo dirigente del Servizio cultura del Comune, la data della cui prova orale verrà pubblicamente annunciata dall’Amministrazione proprio oggi. La selezione della persona che andrà a ricoprire, a tempo indeterminato, questa importante funzione  rappresenta un appuntamento importante. Forlì è infatti una città che si distingue per la ricchezza del proprio tessuto culturale, per la presenza di un importante patrimonio e di un significativo sistema museale, sul quale peraltro ci sarebbe molto lavoro da fare, visto che è per lo più inaccessibile al pubblico. La nostra inoltre è una comunità nella quale i temi culturali suscitano dibattito e interesse e le politiche culturali sono ritenute fra le competenze più significative del Comune.  Il bando di selezione, del resto, attribuisce al dirigente una decina di funzioni, dalla gestione delle biblioteche civiche e dei musei, all’organizzazione di eventi culturali, alla promozione turistica della città, alla collaborazione con il ricco tessuto di imprese e operatori che animano il mondo artistico cittadino, delineando in tal modo il profilo di una figura che dovrebbe possedere non competenze di tipo manageriale, ma precise qualifiche e competenze nella gestione di beni e attività culturali.  Preoccupa dunque che tale procedura si sia caratterizzata fin dal suo inizio per varie anomalie, rispetto alle quali l’Amministrazione non ha mai fornito risposte adeguate”: lo afferma in una nota Federico Morgagni, consigliere del gruppo comunale del Partito Democratico di Forlì..

“Tanto per cominciare il requisito richiesto per candidarsi a ricoprire il qualificativo e impegnativo ruolo  di dirigente della cultura, cui corrisponde naturalmente una retribuzione proporzionale, è la sola laurea triennale, fatto a maggior ragione insolito considerato che si tratterà di un incarico a tempo indeterminato. La seconda anomalia riguarda la composizione della commissione esaminatrice che ha avviato le procedure di selezione: una sola dei suoi componenti è infatti in possesso di competenze specifiche (di altissimo livello) su una delle materie su cui dovrà operare il Dirigente che verrà selezionato, quella di responsabile della biblioteca pubblica comunale, mentre gli altri due Commissari sono funzionari o dirigenti rispettabilissimi ma in possesso entrambi di competenze di tipo amministrativo e manageriale, senza qualifiche o esperienze specialistiche legate all’ambito culturale.  Il terzo aspetto insolito è il fatto che la procedura di concorso abbia previsto una sola prova scritta, quando la prassi seguita fino ad oggi dal Comune di Forlì per la selezione di questo tipo ha sempre previsto due prove scritte”: aggiunge il consigliere comunale del Partito Democratico di Forlì.        

“Considerato tutto ciò, sarebbe stato opportuno che la Giunta avesse fornito chiarimenti e spiegazioni adeguate alla necessità di massima trasparenza delle procedure amministrative davanti ai cittadini, invece di trincerarsi dietro risposte generiche e burocratiche.        
L’impressione è quindi che né la procedura di selezione né la composizione della commissione esaminatrice tengano sufficientemente conto delle necessità e dei compiti che la persona da selazionare andrà a svolgere e che siano pertanto  inadeguato allo scopo di individuare la miglior figura di dirigente per il Servizio cultura del Comune. Per tutte queste ragioni continueremo a monitorare gli sviluppi della vicenda e a tenere informata la città affinché, al termine del percorso, al Servizio cultura venga assegnato il dirigente migliore e più capace di contribuire al rilancio del tessuto culturale cittadino, compito particolarmente necessario dopo anni di improvvisazione”: conclude Federico Morgagni, consigliere del gruppo comunale del Partito Democratico di Forlì.