mercoledì, Gennaio 8, 2025
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In calo produzione ed export del settore calzaturiero del Rubicone. Lo Giudice (Ugl) chiede misure straordinarie

(Sesto Potere) – Forlì – 8 gennaio 2025 – Il rapporto di fine anno sull’economia dell’Emilia-Romagna a cura di Regione e Unioncamere indica per il 2024 una  flessione dell’export. Solo altre tre volte negli ultimi 35 anni le esportazioni regionali avevano registrato una variazione negativa. Accadde negli anni 2002/2003 in coincidenza con l’entrata in circolazione dell’euro, nel 2009 sull’onda della crisi dei subprime, nel 2020 a causa della pandemia.

“La flessione di quest’anno è da attribuire principalmente all’incertezza dello scenario internazionale a causa delle guerre e dell’aumento dei costi delle materie prime, al relativo riposizionamento globale delle varie filiere industriali alle prese con una contestuale contrazione dei consumi. Spicca in questo scenario anche la flessione dell’export del settore calzaturiero, che colpisce nella nostra regione soprattutto il territorio del distretto di San Mauro Pascoli”: lo afferma in una nota il segretario di Ugl Romagna Filippo Lo Giudice.

In Emilia Romagna il distretto calzaturiero di riferimento (che conta circa 250 imprese con oltre tremila addetti) è proprio quello di San Mauro Pascoli o del Basso Rubicone, che comprende unità produttive tutte site nella provincia di Forlì-Cesena, fra i comuni di San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone e Gatteo.

“La tendenza alla flessione dell’attività industriale emiliano-romagnola, avviatasi nel 2° trimestre 2023, si è decisamente accentuata nel corso del 2024. Una flessione che ha riguardato tutti i settori e tutte le classi dimensionali, con il calo più sensibile che riguarda il sistema moda (-7,8%) accentuando una fase di crisi drammatica, che si ripercuote pesantemente anche nella nostra provincia, in particolare sul distretto calzaturiero e di alta gamma del Rubicone e di San Mauro Pascoli”: aggiunge ancora Filippo Lo Giudice.

“La crisi del distretto emerge nei tre indicatori principali: produzione, fatturato ed export. Una flessione che ha già prodotto un aumento della cassa integrazione”: ricorda il segretario di Ugl Romagna.

“Come sindacato proponiamo di istituire un tavolo ad hoc su base distrettuale con sede: in Provincia o in Prefettura per affrontare unitariamente la questione, anche con l’aiuto dei parlamentari e concordare l’adozione di misure straordinarie per sostenere le imprese e i lavoratori del settore moda e superare uno stato di difficoltà che rischia di compromettere definitivamente una filiera produttiva che costituisce un valore economico e sociale di primaria rilevanza per la nostra provincia e, dunque, anche per la Regione e il Paese”: conclude il segretario di Ugl Romagna Filippo Lo Giudice.