(Sesto Potere) – Rimini – 2 gennaio 2025 – “Il pesante silenzio del Pd, dei presidenti della Regione Michele De Pascale e della Provincia Jamil Sadegholvaad sul grave caso di Verucchio (un immigrato che ha accoltellato 5 persone per strada, ndr) stupisce ma conferma la difficoltà del partito di Elly Schlein a uscire dall’ideologia immigrazionista, ultragarantista solo nei confronti dei migranti, incapace di affrontare realisticamente fatti di cronaca anche gravissimi che vedono al centro soggetti di origine straniera. È lecito presumere che i vertici locali del Pd aspettino l’appiglio, anche nel caso di Verucchio, per giustificare in qualche modo l’aggressore egiziano? Lo vedremo. Ciò che preoccupa è l’humus cultural/religioso dove si è sviluppato l’atto violento perpetrato dall’egiziano: sarebbe intollerabile, infatti, che soggetti di origine straniera si sentissero autorizzati a manifestare minacciosamente a favore del presunto accoltellatore o, peggio, come accaduto a Milano di recente nel quartiere Corvetto, tentassero di aggravare la situazione sicurezza puntando in un’immunità generalizzata del tutto ingiustificata perché potrebbe essere interpretata come una resa dello Stato di fronte alla violenza e all’intimidazione”.
Così in una nota il parlamentare della Lega Jacopo Morrone.
“I dati 2023 testimoniano inequivocabilmente che l’immigrazione, soprattutto irregolare, porta con sé anche un incremento percentualmente significativo di criminalità. La politica è obbligata a riconoscere il problema in modo obiettivo per arginare una situazione che si sta aggravando. Gli strateghi della comunicazione piddina, al contrario, sono molto attenti a individuare, quando conviene, un’exit strategy pro immigrazione di fronte ai molti casi in cui l’assenza di politiche migratorie serie intrecciate alla questione sicurezza potrebbero mettere in discussione gli ideologismi del partito. Criminalità comune, organizzata in mafie o terroristica, collegata alla radicalizzazione religiosa, sono fenomeni già da anni presenti e contrastati in altri Stati. In Italia siamo avviati sulla medesima strada con la differenza, rispetto agli altri Paesi, che una parte della politica e alcuni soggetti sociali non vogliono riconoscere il grave impatto della criminalità straniera sulle nostre comunità, diffondendo anche fra i migranti l’idea di godere di una sorta di immunità collettiva”: aggiunge ancora Morrone.
“Un diktat giustificazionista solo e soprattutto verso soggetti di origini straniere che, se commettono un reato, ricevono una sorta di assoluzione che ad altri non viene concessa. Indulgenze – aggiunge Morrone – che sono elargite per presunti problemi mentali o per le situazioni precarie di vita o, peggio, per ragioni di relativismo culturale. Se proprio non ci sono scappatoie per giustificare l’immigrato o l’italiano di origini straniere che commettono reati allora le sinistre tacciono. Prima o poi il fatto di cronaca cadrà nel dimenticatoio così Pd e alleati potranno continuare a diffondere i propri fervorini pro-immigrazione selvaggia e non regolata e di negazione del problema sicurezza”: conclude il deputato della Lega.