(Sesto Potere) – Rimini – 17 dicembre – Rendere il luogo di cura uno spazio in cui ciascun paziente possa sentirsi accolto e a proprio agio, circondato da un ambiente confortevole e piacevole.
Ecco la principale finalità a cui sono ispirati i lavori di riqualificazione del Day Hospital Oncoematologico dell’Ospedale “Infermi” di Rimini, con significative opere strutturali e di arredo che riguardano il tunnel d’ingresso, gli ambulatori, le sale d’attesa e le camere di degenza.
Un’opera imponente nel complesso, necessaria per la nuova direzione intrapresa che vuole l’essere umano e non la malattia al centro della cura e dunque strutture in cui è l’accoglienza, e non la sofferenza, ad essere il focus principale (sulla base degli studi che confermano l’influenza dell’ambiente sul benessere psico-fisico di chi lo frequenta).
Concetti che sono stati evidenziati a più riprese nel corso della cerimonia di ringraziamento e inaugurazione, svoltasi nella Galleria al piano rialzato del DEA.
“Prima di tutto devo ringraziare le associazioni e i donatori che, con la loro straordinaria generosità, hanno reso possibile la realizzazione di uno spazio concepito per essere funzionale e accogliente – ha affermato nel suo saluto Francesca Raggi, Direttrice del presidio ospedaliero Rimini Santarcangelo Novafeltria – I lavori non sono terminati, siamo ancora impegnati a ridisegnare i flussi dei pazienti e la programmazione delle attività, in un’ottica di semplificazione dei percorsi e del miglioramento della continuità di presa in carico. Questa esperienza ci ha dimostrato una volta ancora il senso di appartenenza e di bene comune che nutrono i riminesi nei confronti dell’ospedale, sostenendo il valore della fiducia, indispensabile fondamento del rapporto tra paziente e professionisti sanitari”.
“L’inaugurazione di oggi del Day Hospital Oncologico rappresenta un momento molto importante per la nostra comunità – ha sottolineato Jamil Sadegholvaad, Sindaco di Rimini -, un segno concreto di una sanità che sceglie di mettere la persona al centro, rispondendo ai bisogni con umanità, delicatezza, vicinanza. Questa struttura è un luogo di cura, ma anche di ascolto e accoglienza, dove i pazienti oncologici e le famiglie possono trovare supporto e sostegno. Un sincero ringraziamento va quindi all’Ausl Romagna, alle associazioni e alle aziende donatrici che, grazie alla loro generosità, hanno permesso questa apertura, frutto di un efficace lavoro di rete pubblico-privato che si inserisce nel percorso più ampio che come amministrazione, insieme all’azienda sanitaria e tanti altri soggetti del territorio, stiamo portando avanti per garantire un modello di cura sempre più a vocazione territoriale, integrato e personalizzato. La salute non è solo un servizio da erogare, ma un diritto che deve essere tutelato con sensibilità e presenza. E il taglio del nastro odierno ci dice che quando si lavora in squadra, si ottengono risultati che migliorano davvero la qualità della vita per tutte e tutti”.
Ad illustrare come si è sviluppato l’intervento, che in una fase di trasformazione e ammodernamento dell’Infermi, contrassegnata dalla presenza di numerosi cantieri, rispecchia appieno il motto ‘Abbi cura di me’ scelto per sintetizzare l’idea di un ospedale che si apre alla comunità per avvicinare le persone del territorio, è stato Enrico Sabatini, Direttore Attività Tecniche. “Il progetto è di poco più di 1000 metri quadrati, spostiamo il Day Hospital Oncologico dalla zona Piastra verso il padiglione Flaminio – le parole di Sabatini – di più facile accessibilità rispetto al resto dell’ospedale, permettendoci al contempo di allestire un nuovo cantiere. La spesa è stata sostenuta per quasi 700mila euro dalle donazioni e per circa 150mila euro dall’Ausl Romagna, per un intervento realizzato in un anno e fortemente voluto e già attivo. Nei prossimi mesi sempre nella palazzina inizieranno ulteriori lavori per dotare anche l’Ematologia di altri ambulatori e spazi per accoglienza e prelievi”.