(Sesto Potere) – Forlì – 6 dicembre 2024 – Si è tenuto, oggi, il tradizionale scambio di auguri in occasione del Natale tra i detenuti coinvolti nei laboratori produttivi interni alla Casa Circondariale di Forlì e gli oltre 100 ospiti che hanno partecipato all’iniziativa tra cui istituzioni, imprese ed operatori.
Dal 2006 ad oggi nel carcere di Forlì sono stati realizzati vari laboratori: assemblaggio, saldatura, falegnameria, cartiera, esperienze di grande successo sia in termini occupazionali che economici, che hanno garantito nel tempo a oltre 125 detenuti regolari contratti di lavoro, superando le difficoltà strutturali, normative e relazionali che caratterizzano le attività in carcere.
L’evento si è aperto con gli onori di casa della direttrice della Casa Circondariale Carmela De Lorenzo che dopo aver dato il benvenuto agli invitati ha sottolineato “l’importanza di questi laboratori produttivi all’interno del carcere che permettono ai detenuti di imparare un mestiere e, attraverso il lavoro, essere rieducati alle regole della società civile per scongiurare i pericoli di recidiva”.
Ha coordinato i lavori Lia Benvenuti direttore generale Techne, l’agenzia formativa pubblica di proprietà del Comune di Forlì (attraverso Livia Tellus Romagna Holding Spa) e del Comune di Cesena, che all’interno dei Laboratori ha funzioni di regia e tutoraggio.
Sono intervenute numerose autorità tra le quali:l’onorevole Rosaria Tassinari deputata della Repubblica italiana, Francesca Lucchi, consigliera regionale dell’Emilia Romagna, per il Comune di Forlì Angelica Sansavini Assessora al welfare di comunità, Diritti civili e umani e Paola Casara Assessora alle politiche per l’impresa, servizi educativi, scuola e formazione; per il Comune di Cesena Carmelina Labruzzo Assessora ai Servizi per le persone e le famiglie, e inoltre Milena Garavini, sindaco di Forlimpopoli oltre a rappresentanti della Camera di Commercio, dei Centri per l’impiego, dei sindacati, nonché di associazioni e imprese.
Tra gli intervenuti numerosi soci dell’impresa sociale Altremani nata per operare esclusivamente sui temi dell’esecuzione penale attraverso il lavoro dei detenuti ed ex-detenuti del carcere di Forlì. L’impresa sociale ha il delicato ed importante ruolo di gestione delle commesse dei laboratori e di assunzione dei detenuti dopo un periodo formativo e di tirocinio. E’ l’unica società nata in provincia che ha per scopo la sicurezza sociale attraverso la riabilitazione dei detenuti e il contrasto all’illegalità nei giovani.
“Come ogni anno abbiamo voluto rinnovare gli auguri ai detenuti dei laboratori – spiega Lia Benvenuti, direttore generale di Techne – a testimonianza che il lavoro è l’unico vero strumento per rieducare le persone alla legalità e dar loro una seconda possibilità”.
Il momento degli auguri è stato anche l’occasione per tirare le somme di fine anno, facendo un bilancio in termini economici, etici e sociali, di queste importanti esperienze.
“E’ un piacere essere qui oggi e vedere i risultati, per nulla scontati, di questi laboratori – sottolinea l’onorevole Rosaria Tassinari – ottenuti grazie al lavoro e alla collaborazione di una rete territoriale fatta di tanti enti pubblici e privati”.
“A dimostrazione di risultati economici e produttivi davvero positivi vi diamo alcune note sui laboratori – spiega Daniele Versari, presidente di Altremani – ed in particolare: i laboratori di assemblaggio, di saldatura, di cartiera e di falegnameria sono operativi 35 ore a settimana, ricevono commesse da 12 imprese del territorio e occupano una media di 18 detenuti presenti contemporaneamente nei vari laboratori. I detenuti coinvolti complessivamente nell’anno 2024 – continua Versari – sono stati 31”.
I laboratori sono sostenuti da un Protocollo territoriale di oltre 43 firmatari, tra cui Comune di Forlì, Unione Valle Savio, Unione Rubicone e mare, Inail, sindacati, imprese e tanti altri, a testimonianza di una solida ed ampia rete territoriale, che dimostra quanto il territorio sia capace di lavorare in rete su un tema complesso come quello del carcere, ottenendo risultati concreti in termini di inserimenti occupazionali e obiettivi rieducativi.
“Realtà come quella dei laboratori produttivi del carcere di Forlì – evidenzia Francesca Lucchi consigliera regionale – rappresentano un efficace strumento di riabilitazione per i detenuti che, attraverso un percorso di crescita personale, riacquistano dignità e riscatto sociale per un reinserimento nella comunità”.