(Sesto Potere) – Bologna – 25 novembre 2024 – Dal reddito di libertà ai finanziamenti per l’autonomia abitativa. Dal fondo per l’imprenditoria femminile, ai progetti per le pari opportunità, fino ai servizi sul territorio per prevenire e contrastare la violenza di genere.
Grazie anche alle risorse in arrivo per i 23 centri antiviolenza e le 56 case rifugio attive in Emilia-Romagna: 3,4 milioni che si aggiungono ai 9,5 stanziati a partire dal 2020. Risorse provenienti dal Fondo nazionale per le politiche sui diritti e le pari opportunità, che in questi giorni la Regione sta trasferendo ai Comuni e alle Unioni dei Comuni. Ulteriori risorse per quasi 112mila euro sono state assegnate all’Emilia-Romagna per sostenere l’attività dei 14 centri per uomini autori di violenza.
“In Emilia-Romagna le donne non sono sole. Quando scelgono di chiedere aiuto, sono tante le realtà attive sul territorio pronte ad accoglierle e sostenerle. Una rete di servizi consolidata, che funziona e che ogni giorno coinvolge Centri antiviolenza, Comuni, Terzo Settore, Aziende sanitarie locali- hanno sottolineato la presidente della Regione facente funzioni, Irene Priolo, e l’assessora regionale alle Pari opportunità, Barbara Lori (nella foto)-. Alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre, crediamo sia giusto ricordare che il contrasto alla violenza di genere riguarda tutte e tutti. La piaga dei femminicidi è solo la manifestazione più drammatica, di una violenza contro le donne che rappresenta una vera e propria emergenza sociale che va riconosciuta, denunciata e combattuta insieme, agendo innanzitutto sul piano culturale. Non ci sono alternative”.
Lo confermano anche gli ultimi dati resi noti dall’Osservatorio regionale sulla violenza di genere: in Emilia-Romagna le donne che hanno contattato un Centro antiviolenza nei primi 5 mesi del 2024 sono state 1.670, rispetto alle 1.550 del 2023, considerando solo 12 dei 23 centri antiviolenza presenti in Emilia-Romagna.
Le azioni della Regione Emilia-Romagna
Tra gli interventi più significativi avviati dalla Regione in questo mandato il Reddito di Libertà: assegno mensile fino a 400 euro per le donne che stanno affrontando un percorso di uscita dalla violenza. Una misura sostenuta con oltre 3 milioni di euro di finanziamenti regionali per integrare le risorse nazionali insufficienti a soddisfare tutte le domande.
E poi i finanziamenti per l’autonomia abitativa: circa 2,2 milioni di euro per aiutare quante sono vittime di violenza a sostenere prime spese per l’affitto e la gestione di un’abitazione.
Mentre ammontano a 7,2 milioni di euro i finanziamenti del Fondo per l’imprenditoria femminile: 239 i progetti approvati per sostenere la nascita e il consolidamento di piccole e medie imprese femminili movimentando investimenti complessivi per 21 milioni di euro.
Ed è online da marzo di quest’anno la prima banca dati on line sulle pari opportunità. Obiettivo: mettere a disposizione i 339 progetti cofinanziati in questa legislatura dalla Regione con 9,5 milioni per trasformarli in buone pratiche da condividere e replicare.
In corso di valutazione i progetti presentati negli ultimi due bandi 2025/2026, chiusi lo scorso ottobre, con 3 milioni di euro stanziati.