(Sesto Potere) – Forlì – 25 novembre 2024 – “La sicurezza del personale sanitario e dei lavoratori dei servizi pubblici è una priorità assoluta – dichiarano CISL Romagna (nella foto il segretario generale Francesco Marinelli) e CISL FP Romagna a seguito dell’incontro promosso dal Comune di Forlì il 21 novembre scorso -. “Le violenze verbali e fisiche contro chi lavora nel settore sanitario non possono essere tollerate e richiedono un intervento deciso e strutturale. La sicurezza di chi lavora ogni giorno per garantire la salute della comunità deve diventare una questione centrale per tutte le istituzioni locali e sanitarie”
“Le richieste avanzate sono precise e mirano a garantire la protezione dei lavoratori. È fondamentale il rafforzamento dei presidi di vigilanza nelle strutture sanitarie, in particolare nei punti più critici, come i pronto soccorso,nei reparti e strutture di cura della salute mentale e delle dipendenze dove il rischio di aggressioni è maggiore. In tal senso, è necessario che vengano installati sistemi di videosorveglianza laddove non siano ancora presenti. – CISL Romagna e CISL FP Romagna – riteniamo che sia altrettanto importante avviare campagne di sensibilizzazione rivolte alla comunità, al fine di promuovere il rispetto e la considerazione per chi lavora nei servizi pubblici”.
“Un altro aspetto fondamentale riguarda la formazione specifica e continua del personale sanitario, non solo per prevenire le aggressioni, ma anche per migliorare la gestione dei conflitti all’interno delle strutture sanitarie. Inoltre, la CISL FP Romagna sottolinea la necessità di garantire tutele concrete per le vittime di aggressioni, come per esempio il diritto al trasferimento ad altra unità operativa,attraverso la sottoscrizione di accordi e protocolli a livello aziendale e regionale aggiornati che offrano una protezione adeguata. È anche essenziale che i datori di lavoro segnalino obbligatoriamente gli episodi di violenza alle autorità competenti, e che l’AUSL Romagna si costituisca parte civile nei procedimenti legali, dimostrando concretamente il proprio impegno nella difesa dei lavoratori. Inoltre abbiamo chiesto la modifica del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), prevedendo una specifica valutazione del rischio di aggressione per le diverse categorie professionali operanti all’interno dell’AUSL.”
Durante l’incontro del 21 novembre scorso, l’AUSL Romagna ha fornito alcune risposte iniziali, tra cui il ripristino del posto di polizia presso il pronto soccorso di Forlì, un piano formativo specifico per il personale sanitario, l’incremento a livello aziendale delle ore di vigilanza privata per il 2025 e un piano di sensibilizzazione rivolto all’utenza. Quest’ultimo ha l’obiettivo di educare la comunità a un maggior rispetto nei confronti del personale sanitario.
Sebbene questi siano passi nella giusta direzione, la CISL Romagna e la CISL FP Romagna ritengono che questo incontro debba rappresentare solo il punto di partenza per un confronto più ampio che coinvolga tutto il territorio della Romagna, in considerazione dell’unicità di AUSL Romagna.
La CISL Romagna e la CISL FP Romagna esprimono apprezzamento per il fatto che il Comune di Forlì abbia convocato questo incontro. Auspichiamo che questo possa essere un primo passo per avviare ulteriori tavoli di discussione sulla sicurezza dei lavoratori, anche in un’ottica di area vasta, vista l’unicità di AUSL Romagna, per affrontare la tematica in modo strutturato e condiviso su tutto il territorio romagnolo.
In conclusione, la CISL Romagna e la CISL FP Romagna annunciano che continueranno a portare avanti la propria campagna di sensibilizzazione contro le aggressioni, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il benessere di tutti i lavoratori dei servizi pubblici.