(Sesto Potere) – Forlì – 25 novembre 2024 – CGIL provinciale di Forlì-Cesena, unitamente alla categoria provinciale della Funzione Pubblica della Camera di Lavoro, in riferimento all’apertura di un Tavolo di confronto sul tema delle aggressioni agli operatori e alle operatrici sanitari, tenutosi giovedì 21 novembre presso il Comune di Forlì con la presenza di Ausl Romagna, a seguito di un ordine del giorno unanime del Consiglio Comunale, ritiene “positiva l’attenzione che si è voluta dare con questa convocazione” e nello stesso tempo confermano “una forte
preoccupazione verso un fenomeno, quello delle aggressioni, in costante aumento.”
“Le aggressioni al personale sanitario non sono mai giustificabili- indicano Maria Giorgini Segr. Gen. della CGIL Forlì Cesena e Mirko Masotti Segr.Gen. della FP CGIL Forlì Cesena- ma il loro aumento è indubbiamente il prodotto di una società sempre più astiosa, dove aumentano le diseguaglianze e dove il sottofinanziamento dei servizi pubblici a partire dalla sanità produce crescenti disservizi e divari, su cui è necessario urgentemente intervenire a partire dalla prossima Legge di Bilancio, anche per questo saremo in sciopero generale il 29 novembre con Manifestazione a Bologna e continueremo a mobilitarci per difendere il Servizio Sanitario Nazionale, il diritto alla salute, e le condizioni di lavoro del personale che vi opera”
“Le giuste rivendicazioni verso il Governo – proseguono Giorgini e Masotti – non significano che nel territorio non si possano concretamente rendere più sicuri i luoghi di lavoro, dagli ospedali agli ambulatori sparsi in tutta la provincia. Anzi molte sono le proposte che sul territorio stiamo avanzando nei tavoli con la Prefettura, la Provincia e tutti gli enti preposti a partire da Ausl Romagna. Il punto riteniamo sia proprio intervenire sulla prevenzione del rischio con il potenziamento: dei presidi di pubblica sicurezza e di vigilanza, dei sistemi di videosorveglianza, dei percorsi formativi del personale fino alla rivisitazione di aspetti organizzativi coinvolgendo il personale che vi opera, oltre che sugli aspetti anche culturali di questo fenomeno partendo dalla valorizzazione del ruolo del personale sanitario. Infine si ritiene di dover lavorare anche sulla presa in carico delle vittime, a partire dalle tutele legali e processuali fino a quelle sociali e lavorative.”
Durante l’incontro tenutosi giovedì 21 novembre in Municipio, l’Ausl Romagna ha fornito delle prime risposte: il ripristino del posto di polizia nei pressi del pronto soccorso di Forlì; un piano formativo specifico per il personale sanitario; un aumento delle ore su base aziendale per il 2025 del servizio di vigilanza privata.
“Ulteriore altre misure saranno eventualmente assunte nei confronti tra la direzione e le organizzazioni sindacali in ambito aziendale”: ricorda la CGIL provinciale di Forlì-Cesena.
Per le aree eventualmente di pertinenza Comunale nei pressi di strutture ospedalieri e/o ambulatoriali c’è la disponibilità a verificare urgentemente eventuali potenziamenti della videosorveglianza, come la disponibilità al confronto sugli ambiti che riguardano il personale alle dipendenze del Comune in uno specifico tavolo di confronto convocato all’uopo. I confronti proseguiranno pertanto nelle sedi opportune, e ci si riconvocherà in questa formulazione nel caso di ulteriori elementi o necessità.: conclude la CGIL provinciale di Forlì-Cesena.