(Sesto Potere) – Forlì – 12 novembre 2024 – Da poco rientrato dalla “tradizionale” trasferta USA, il Consorzio Vini di Romagna è reduce dal successo della Masterclass rivolta al mondo business degli importatori statunitensi, tenutasi a New York, a cura del giornalista del vino e referente per la rivista americana Wine Enthusiast, Jeff Porter.
Con un’intro tecnica e d’ambientazione territoriale della masterclass, Porter ha guidato alla scoperta e alla conoscenza delle 6 più rivendicate tra le 16 Sottozone del Romagna Sangiovese, attraverso una degustazione guidata di 10 campioni di altrettante aziende, tutte presenti all’evento: Tre Monti di Imola (Sottozona Serra), Villa Papiano di Modigliana (Sottozona Modigliana), Ca’ di Sopra e Fattoria Zerbina di Faenza (Sottozona Marzeno), Condè e Pandolfa di Predappio (Sottozona Predappio), Drei Donà di Forlì (Sottozona Predappio), Giovanna Madonia e Tenuta La Viola di Bertinoro (Sottozona Bertinoro), Tenuta Casali di Mercato Saraceno (Sottozona Mercato Saraceno).
L’obiettivo della missione era di riportare un faro sul Romagna Sangiovese, che vede da decenni uno zoccolo duro di prodotti distribuiti negli USA, ma che ambisce a mostrarsi vitale quale denominazione d’origine, nel solco della propria grande tradizione.
Il progetto illustrato da Porter dei Sangiovese Sottozona sta diffondendosi sempre più con l’aiuto del racconto rafforzato dal marchio collettivo Rocche di Romagna, che in modo immediato evidenzia le etichette che lo recano come vini dei territori parte del progetto comune delle Sottozone, fungendo da acceleratore di conoscenza.
«Il Consorzio scommette con eventi di questo tipo sull’opportunità di imprimere una spinta forte alla riconoscibilità e diffusione delle nostre etichette romagnole su quello che continua a essere il primo mercato mondiale del vino – sottolinea il Presidente del Consorzio Vini di Romagna, Roberto Monti – È nostra volontà proseguire negli USA le nostre iniziative per i prossimi anni, così da completare la presentazione delle Sottozone, utilizzando il racconto dei Sangiovese Sottozona quale testa d’ariete per un traino forte a tutto il segmento del Sangiovese romagnolo e degli altri vini a denominazione.”
Conclude il Presidente Monti: «La rappresentazione che proseguirà nei prossimi anni mira a porre in evidenza il dinamismo e la capacità di rinnovarsi dei nostri territori, portando nuova luce al Sangiovese romagnolo, e non solo, sostenendone l’affermazione sulle tavole italiane e ricercando sempre maggiori riscontri commerciali esteri, segnatamente oltre oceano. Le Sottozone oggetto del racconto dell’intero progetto delle Rocche di Romagna, aprono a una moltitudine di esperienze sensoriali straordinarie nei vari areali collinari romagnoli».