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Elezioni regionali, Frisoni (M5S): crisi climatica estrema, occorre agire in fretta

(Sesto Potere) – Forlì/Cesena – 8 novembre 2024 – Sul tema dei cambiamenti climatici interviene Mauro Frisoni, savignanese, coordinatore provinciale e candidato al consiglio regionale per il Movimento 5 stelle, nella coalizione che sostiene Michele De Pascale.

“Gli eventi meteorici eccezionali stanno mettendo a dura prova il territorio evidenziando tutte le sue fragilità. Siamo di fronte ad una crisi climatica estrema, occorre agire e bisogna farlo in fretta. Sono 3 le azioni principali: contrasto ai cambiamenti climatici, attraverso la transizione energetica e riduzione dei gas climalteranti, messa in sicurezza delle aree a più alto rischio idrogeologico e progettazione di una nuova pianificazione territoriale che passa attraverso lo stop al consumo di suolo e tal proposito serve una revisione della legge regionale 24/2017 che limiti gli attuali strumenti di deroga e alla rigenerazione urbana. L’Emilia-Romagna si deve dotare di una legge regionale sul clima Il Movimento 5 stelle ha avanzato una sua proposta, depositata a luglio 2022 e si impegnerà a costituire un forum dei giovani sul clima”: dichiara Mauro Frisoni.

Il candidato al consiglio regionale per il Movimento 5 stelle chiediamo inoltre questo: “il nuovo presidente della regione dovrà essere il commissario per la ricostruzione, il quale dovrà coordinare sui territori la catena di comando e la cabina di regia; dovrà essere istituito un tavolo permanente per il controllo e la pianificazione territoriale tra governo e regione; gli indennizzi dovranno essere adeguati ai danni subiti e non poche migliaia di euro a chi ha perso tutto”.

“Sono geologo e per 25 anni sono stato libero professionista; mi sono occupato di problematiche legate al dissesto idrogeologico, per cui parlo a ragion veduta. Dobbiamo dare spazio ai fiumi, deve partire subito un piano nelle aree a più alto rischio con la realizzazione di casse di espansione, cura e manutenzione dei fossi di scolo e di tutto il reticolo idrografico secondario. Questi eventi meteorici estremi, in cui in poche ore cade al suolo la pioggia di mesi, impongono cambiamenti radicali sulla intera progettazione della pianificazione territoriale. Non possiamo più pensare di agire come lo facevamo prima, sia in termini di urbanizzazione sia in quelli di manutenzione di tutto l’assetto idrogeologico. Siamo in una regione che ha un servizio geologico tra i migliori in Italia. Abbiamo tante competenze mettiamole in campo e lasciamo che siano i professionisti civili e non i militari ad occuparsi della gestione del territorio”: conclude il suo intervento Mauro Frisoni