(Sesto Potere) – Forlì – 24 ottobre 2024 – Il Tavolo delle Associazioni Ambientaliste di Forlì e il Movimento Parents For Future aderiscono e partecipano, assieme a tante altre associazioni ambientaliste e a RECA (la Rete Emergenza Cimatica e Ambientale Emilia-Romagna, rete regionale di associazioni e comitati per l’ambiente e il clima), alla manifestazione regionale che si terrà nel pomeriggio di sabato 26 ottobre a Bologna con partenza del corteo da Piazza dell’Unità alle 14,30 e per concludersi a Piazza Nettuno.
“I fenomeni alluvionali degli ultimi giorni, dopo quelli dello scorso settembre e del maggio 2023, che hanno colpito Bologna, la Romagna e l’Appennino, indicano definitivamente che siamo di fronte ad una crisi climatica, prodotto in primo luogo di un modello produttivo e sociale che ha scelto acriticamente la crescita economica quantitativa a discapito dell’ambiente e della salute delle popolazioni. Da anni un asservimento della politica agli interessi privati produce gli attuali squilibri sociali, economici, ambientali, minando anche le basi stesse della democrazia. Le scelte messe in campo negli ultimi anni sono in netto contrasto con la necessità di uscire dall’economia del fossile, parliamo del rigassificatore di Ravenna, dell’impianto di CCS, del gasdotto Sestino-Minerbio e delle altre opere di potenziamento del sistema estrattivo; continuano a investire massicciamente sulla logistica e sulla mobilità basata sull’automobile, sulle grandi opere stradali e autostradali (Passante di Mezzo a Bologna, bretella Campogalliano-Sassuolo, Cispadana), a fronte di investimenti insufficienti nei trasporti su rotaia; insistono nel consumo di suolo; comportano devastazione del patrimonio arboreo e boschivo, sfruttamento ed emarginazione della montagna e delle aree interne, inquinamento dell’aria e dell’acqua, politiche di privatizzazione dei beni comuni”: spiega il Tavolo delle Associazioni Ambientaliste di Forlì.
“Tutto questo in un momento nel quale il ricorso alla guerra in vaste aree del mondo – al quale ci opponiamo a partire da quanto scritto nella Carta Costituzionale – rilancia l’industria delle armi e quella delle fonti energetiche fossili, con tutto ciò che ne consegue. Occorre promuovere una svolta radicale nelle scelte politiche della Regione, anche in considerazione dell’ intreccio con il modello produttivo e sociale, ancora incentrato sul primato del mercato”: aggiunge il Taaf.
“Bisogna costruire e rafforzare la mobilitazione sociale per affermare una nuova prospettiva Chiediamo con forza a chi guiderà la prossima legislatura regionale di: avviare l’uscita dall’economia del fossile, a partire dalla messa in discussione del rigassificatore di Ravenna, del CCS e del gasdotto, realizzare più rapidamente possibile il passaggio al 100% di energia prodotta da fonti rinnovabili, privilegiando i piccoli impianti capillari, mettendo anche in discussione la proliferazione degli impianti di biogas/biometano. Rimettere in primo piano il risparmio energetico; agire per la difesa, ripubblicizzazione ed estensione dei beni comuni, iniziando dall’acqua e dal ciclo dei rifiuti, per i quali va prevista la minimizzazione della loro produzione e l’uscita al più presto dal ricorso all’incenerimento; stabilire la moratoria su tutte le opere che prevedono consumo di suolo, con particolare riferimento ai poli logistici, avviare un programma serio di rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e riassetto idrogeologico, tutela del verde, rimboschimento e blocco della distruzione di ogni area boschiva; cancellare la legge regionale 24/2017 in tema di consumo di suolo e ripensarla radicalmente; ridiscutere le grandi opere stradali (Passante di Bologna, bretella Sassuolo-Campogalliano, Cispadana, Tirreno-Brennero), con forte rilancio del trasporto collettivo e della mobilità ciclabile e pedonale; ridiscutere gli assetti aeroportuali e la gestione del traffico ad essi connesso; fermare l’espansione degli allevamenti intensivi e avviare un programma per la loro riduzione, e promuovere invece un sistema agroindustriale basato sulla prossimità e la valorizzazione della naturalità; approvare le proposte di legge regionale di iniziativa popolare promosse da RECA e Legambiente in tema di energia, acqua, rifiuti e consumo di suolo”: sono le proposte del Tavolo delle Associazioni Ambientaliste di Forlì.
Rispetto alla manifestazione di sabato 26 ottobre a Bologna il Taaf invita tutte le realtà civili e ambientaliste a partecipare e a: “sottolineare con la propria presenza fisica il proprio impegno diretto in questa sfida per assicurare un futuro alle prossime generazioni”.
Alla manifestazione di sabato 26 ottobre a Bologna partecipano: il Comitato Besta BO, il Comitato contro ogni autonomia differenziata E-R, la Confederazione Cobas di Bologna, Legambiente E-R, Parents for Future di Bologna, RECA-Rete Emergenza Climatica e Ambientale dell’Emilia-Romagna, Un altro Appennino è possibile, Unione Sindacale Italiana – CIT di BO, MO, PR e RE. L’evento è dedicato ai temi ambientali e non solo.