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Elezioni regionali, de Pascale: Ecco le mie cinque proposte per la sicurezza territoriale e il post alluvione

(Sesto Potere) – Ravenna – 15 ottobre 2024 – Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regine Emilia-Romagna Michele de Pascale ha presentato i suoi cinque impegni in tema di sicurezza territoriale e interventi post alluvione. In sintesi, il candidato propone: “Alla Regione Emilia-Romagna il massimo delle responsabilità sulla sicurezza territoriale; un referente unico e un tavolo permanente; un’agenzia regionale specializzata in sicurezza territoriale; la manutenzione radicale di tutti i corsi d’acqua; e infinela semplificazione delle procedure d’indennizzo.

“Dal giorno dopo le elezioni, se eletto, chiederò di avere – come Regione Emilia-Romagna – il massimo del potere possibile per poter fare tutto ciò che serve per mettere in sicurezza il territorio, ovviamente assumendomi le conseguenti responsabilità davanti ai cittadini di ciò che viene o non viene fatto. Chiederò subito che a livello nazionale si individui un referente unico all’interno del Governo, chiaramente identificato, per la gestione di questa emergenza e che venga istituito un tavolo permanente, che, differentemente da quanto successo fino ad ora (ovvero 2 incontri in 16 mesi), si riunisca costantemente”: propone de Pascale.

E poi il candidato Dem lancia l’idea di un’agenzia regionale specializzata in sicurezza territoriale: “La Regione dovrà farsi carico di una regia complessiva di tutti i soggetti coinvolti, in primis Comuni e Province, e di tutti gli enti che la Regione sovraintende, diventando l’interlocutore centrale di tutto ciò che è in capo anche ad altri soggetti (Consorzi di bonifica, Hera, etc.). A tal fine, punto centrale del mio programma è la ricostituzione di un’agenzia specializzata solo in sicurezza territoriale, con un grande piano di assunzione di geologi, ingegneri e tecnici, al fine di potenziare la nostra capacità di azione quotidiana”.

E poi il candidato – in caso di elezione – assicura: “Verrà realizzata una manutenzione radicale di tutti i corsi d’acqua. Gli argini sono opere di sicurezza territoriale e quindi devono essere esclusivamente finalizzati alla sicurezza delle persone. E Si lavorerà fin da subito perché venga realizzata una revisione delle procedure di indennizzo (che devono valere anche per chi si è alluvionato a settembre 2024), con un’opera di semplificazione e adeguamento del contributo previsto per il rimborso dei beni mobili.”