(Sesto Potere) – Modena – 9 ottobre 2024 – Nonostante i progressi straordinari compiuti nella medicina, le patologie cardiovascolari continuano a essere la principale causa di mortalità, con quasi il 45% dei decessi attribuiti a cause cardiovascolari. Ogni anno, circa 100.000 infarti colpiscono gli italiani e, solo a Modena, si registrano circa 1.000 nuovi casi. Questi numeri evidenziano l’importanza della continua ricerca e formazione necessarie per migliorare le prognosi dei pazienti e affrontare le sfide crescenti nella gestione e prevenzione.
Un appuntamento importante, in questo senso, sarà il convegno “Il cuore infranto e le Nuove frontiere della Cardiologia”, che si terrà il 12 ottobre 2024 presso l’Ospedale Privato Accreditato Casa di Cura Fogliani di Modena (nella foto in alto).
Questo evento rappresenta un’opportunità di aggiornamento e dialogo promossa da SICOA, la Società Italiana di Cardiologia dell’Ospedalità Accreditata dell’Emilia-Romagna, rivolta a cardiologi, cardiochirurghi, medici di medicina generale e altri specialisti delle discipline correlate.
«Il convegno rappresenterà un’opportunità per approfondire le innovazioni tecnologiche nel campo della cardiologia, come l’impiego avanzato della TAC, della risonanza magnetica e dell’ecocardiogramma, oltre a nuove strategie terapeutiche e sviluppi farmacologici» spiega il dott. Massimo Cerulli, (nella foto a lato) delegato regionale Emilia-Romagna di SICOA e responsabile scientifico dell’evento. «Tratteremo anche l’importante questione delle sinergie interdisciplinari, focalizzandoci sulla collaborazione tra cardiologi, oncologi, medici dello sport e pneumologi, fondamentale per una gestione complessa e integrata delle patologie cardiache e per migliorare l’efficacia dei trattamenti».
Un aspetto fondamentale della giornata di formazione sarà incentrato sulla prevenzione, che rimane un tema centrale nella battaglia contro le malattie cardiovascolari. «Affronteremo l’impatto duraturo che il COVID-19 ha avuto sulla salute del cuore – prosegue il dott. Cerulli -, discutendo le strategie più efficaci per gestire e mitigare i suoi effetti prolungati sulle condizioni cardiache».
Il titolo del convegno trae ispirazione dall’opera scultorea intitolata “Cuore Infranto”, creata dagli artisti modenesi Angelo Morucci e Mario Venturini, fondatori della MV Art in Design. Questa scultura rappresenta un connubio tra arte e medicina, simboleggiando le fragilità e la resilienza del cuore umano. La scelta di questo titolo per il convegno sottolinea l’importanza di un approccio olistico alla cura del cuore, che abbraccia sia gli aspetti scientifici che quelli più profondamente umani.
La struttura del convegno in sessioni tematiche è studiata per fornire ai partecipanti un quadro esaustivo e aggiornato delle principali aree di interesse in cardiologia. Le prime due sessioni sono dedicate al “Rischio Cardiovascolare” e allo “Scompenso Cardiaco”; la mattinata si concluderà con la lectio del prof. Enrico Clini, Direttore della Struttura Complessa di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, che offrirà un’analisi approfondita delle interazioni tra bronchite cronica ostruttiva e insufficienza cardiaca.
Nel pomeriggio, le due sessioni riguardano le sfide e le sinergie in Cardiologia, con un focus particolare sull’eredità del Covid-19. «Non possiamo considerare questo capitolo completamente chiuso – avverte il dott. Cerulli -. Le conseguenze che la pandemia ha lasciato sui pazienti, specialmente quelli cardiopatici, sono ancora significative. Stiamo osservando molti casi di strascichi di natura cardiologica e respiratoria, oltre a un aumento delle malattie autoimmuni. Queste sfide ci hanno lasciato con un numero significativo di pazienti cronici che richiedono un monitoraggio e una gestione attenta. È essenziale che ci prepariamo a supportare al meglio questi pazienti, poiché gli effetti residui del Covid-19 sono profondi e duraturi».