Reggio Emilia – 9 ottobre 2024 – “Per diventare lavoratore autonomo in edilizia non è previsto alcun percorso formativo e si mantiene un’eccessiva semplicità nell’apertura della partita Iva, che non garantisce una sufficiente preparazione in materia di sicurezza”. Secondo Giulio Nota, segretario provinciale della Feneal-Uil di Reggio Emilia, è il vero nodo da sciogliere per limitare gli infortuni sul lavoro, segnatamente nei cantieri edili.
A questo proposito lo stesso Nota interviene sulla cosiddetta “patente a crediti” entrata in vigore lo scorso 1 ottobre. Un sistema progettato per responsabilizzare le imprese e incentivare l’adozione di misure di sicurezza che, secondo il numero uno dei lavoratori edili reggiani, “ha del potenziale” e potrebbe in futuro “essere estesa in futuro ad altri settori produttivi ad alto rischio”.
Nella normativa, non mancano però a giudizio di Nota, diverse criticità. In primo luogo, spiega il sindacalista, “la richiesta del Documento unico di regolarità contributiva e Fiscale (Durf), difficile da ottenere e che richiede che l’impresa sia attiva da almeno tre anni, cosa che potrebbe escludere alcune aziende in regola”. Inoltre, “la normativa non è limitata alle sole imprese edili, creando incertezze sull’ambito di applicazione”. E ancora manca “un sistema di prevenzione solido nel settore edile”.
Infatti, spiega sempre Nota, “per ottenere i crediti è sufficiente iscriversi online alla Camera di Commercio o partecipare a corsi di formazione di sole 16 ore, considerati da molti esperti insufficienti per garantire una preparazione adeguata sui temi della sicurezza. Questa formazione minima non basta a creare una cultura della sicurezza nei cantieri, dove i rischi sono elevati e le normative devono essere seguite scrupolosamente”. Senza contare che “esistono casi di attestati rilasciati senza la formazione prevista da enti che aggirano completamente il sistema, sostituendosi alle scuole edili che invece hanno come mission la qualità della formazione alle imprese edili”.
Infine, conclude il segretario della Feneal Uil di Reggio, Giulio Nota “sussistono anche preoccupazioni riguardo alla gestione del periodo transitorio fino al 31 ottobre 2024, alla discrezionalità delle autorità nel sospendere o revocare la patente, e alle responsabilità dei committenti nel verificare il possesso della patente da parte delle imprese esecutrici”.