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In aumento gli infortuni sul lavoro, Lombardia maglia nera per numero di vittime, poi l’Emilia-Romagna

(Sesto Potere) – Mestre/Venezia – 25 settembre 2024 – L’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering ha analizzato i dati sugli infortuni pubblicati dall’INAIL relativi al primo semestre del 2024. Le statistiche rivelano ancora una preoccupante tendenza al rialzo degli incidenti nei luoghi di lavoro.

A seguire i dati relativi al periodo gennaio – giugno 2024.

AUMENTO DEI DECESSI SUL LAVORO RISPETTO AL 2023

Nei primi sei mesi del 2024, in Italia si sono registrate 469 vittime sul lavoro, di cui 364 in occasione di lavoro e 105 durante il tragitto casa-lavoro, con una media di 78 decessi mensili.

Rispetto allo stesso periodo del 2023, il totale delle vittime è aumentato di 19 unità (da 450 a 469), pari a un incremento del 4,2%. L’aumento più significativo riguarda i decessi durante l’attività lavorativa, passati da 346 a 364, con un incremento del 5,2%. Anche i decessi in itinere sono cresciuti, da 104 a 105, registrando un aumento dell’1,0%.

LA SITUAZIONE DEGLI INFORTUNI A LIVELLO REGIONALE

In termini assoluti, la Lombardia guida tristemente la classifica per numero di vittime in occasione di lavoro con 64 casi. Seguono: Emilia-Romagna (41), Lazio (39), Campania (35), Sicilia (30), Piemonte (23), Puglia (22), Toscana (21), Veneto (17), Trentino-Alto Adige (15), Calabria e Abruzzo (9), Liguria (8), Umbria (7), Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Marche (6), Basilicata (3), Valle d’Aosta (2) e Molise (1).

L’INDICE DI INCIDENZA E LA ZONIZZAZIONE A COLORI DELL’ITALIA

L’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega confronta il numero di vittime con la popolazione lavorativa di ciascuna regione, consentendo un’analisi comparativa del fenomeno degli infortuni. Le regioni vengono classificate in base al rischio infortunistico con la seguente scala cromatica:

  • Bianco: incidenza infortunistica inferiore al 75% della media nazionale
  • Giallo: incidenza compresa tra il 75% e il 100% della media nazionale
  • Arancione: incidenza tra il 100% e il 125% della media nazionale
  • Rosso: incidenza superiore al 125% della media nazionale

Nei primi sei mesi del 2024 le regioni in zona rossa, con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale (indice medio nazionale di 15,4 morti per milione di lavoratori), sono: Valle D’Aosta, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Campania, Emilia-Romagna e Umbria. In zona arancione si trovano: Abruzzo, Puglia, Calabria, Lazio e Basilicata. In zona gialla: Lombardia, Toscana, Piemonte e Liguria. Infine in zona bianca: Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Molise, Marche e Veneto.

Per visionare le statistiche degli infortuni mortali sul lavoro al 30/06/2024 a cura dell’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega: CLICCA QUI!

LA SITUAZIONE DEGLI INFORTUNI PER SETTORE ECONOMICO

A fine giugno 2024, il settore delle Costruzioni rimane il più colpito con 68 decessi durante l’attività lavorativa. È seguito dalle Attività Manifatturiere (47), da Trasporti e Magazzinaggio (34) e dal Commercio (26).

Le denunce totali sono ancora maggiormente concentrate nelle Attività Manifatturiere (35.391), seguite da: Costruzioni (17.730), Sanità (17.275), Trasporto e Magazzinaggio (16.104) e Commercio (15.587).

LA SITUAZIONE DEGLI INFORTUNI PER: GENERE, NAZIONALITÀ ED ETÀ

Al 30 giugno 2024, le denunce di infortunio per le lavoratrici sono state107.873, quelle dei colleghi uomini 191.430.

Le denunce di infortunio in occasione di lavoro (esclusi gli infortuni in itinere) sono state 252.951 a fine giugno 2024: 84.974 riguardano le donne e il restante 167.977 uomini. Tra queste denunce, 202.908 coinvolgono lavoratori italiani e 50.043 stranieri.

Anche a metà 2024, la fascia d’età più colpita (45-54 anni) ha registrato 64.510 denunce, pari al 21,6% del totale.

La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni (122 su un totale di 364).

Tra gli stranieri deceduti in occasione di lavoro presentano un rischio di morte quasi triplo rispetto agli italiani (34,1 morti ogni milione di occupati contro i 13,3 degli italiani).

Le donne decedute in occasione di lavoro da gennaio a giugno 2024 sono 28, mentre 12 hanno perso la vita nel percorso casa-lavoro.

Il martedì si conferma il giorno con il maggior numero di infortuni mortali, rappresentando il 21,2% dei casi nei primi sei mesi del 2024.

Fonte notizia: vegaengineering.com