(Sesto Potere) – Forlì – 25 settembre 2024 – “La scuola è un luogo dove ci formiamo come individui, impariamo a conoscere noi stessi e il mondo che ci circonda. Il diritto all’istruzione non è una espressione vuota ma un traguardo che si persegue attraverso la costruzione di un’alleanza e una sinergia virtuosa tra le diverse agenzie educative, prime fra tutte scuola e famiglia”.
Lo ha detto Rosaria Tassinari, deputata di Forza Italia e capogruppo in Commissione Cultura, nell’Aula di Montecitorio, in dichiarazione di voto sul Ddl in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti.
“Il Governo sta investendo molto sulla scuola. 220 milioni di euro con “Agenda Sud” e il “Piano Agenda Nord”, per contrastare la dispersione scolastica – ha aggiunto – sono stati adottati interventi mirati a beneficio dell’integrazione degli alunni stranieri, nuove risorse per la fornitura gratuita, totale o parziale, dei libri di testo in favore degli alunni meno abbienti, o in comodato agli studenti della scuola secondaria superiore. E poi ancora investimenti per l’estensione del tempo pieno per ampliare l’offerta formativa delle scuole e rendere le stesse sempre più aperte al territorio”.
“Con questo provvedimento interveniamo sulla valutazione periodica e finale degli alunni e degli studenti e sul loro comportamento, quello che comunemente chiamiamo voto di condotta. Sulla valutazione del rendimento scolastico si prevede che, a decorrere dall’anno scolastico 2024-2025, la valutazione sia espressa con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti – ha spiegato – mentre si introducono cambiamenti sulla valutazione del comportamento, che assumerà maggiore influenza sull’ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato conclusivo del percorso di studi”.
“Per noi di Forza Italia che ci siamo sempre impegnati al fine di migliorare e potenziare il sistema di istruzione e di adeguarlo ai cambiamenti, la scuola deve recuperare la propria autorevolezza e il proprio ruolo centrale per far sì che torni ad essere un presidio di educazione e rispetto che, negli ultimi anni, sembrano essersi indeboliti. L’obiettivo è quello di ripristinare la cultura del rispetto, affermare l’autorevolezza dei docenti delle istituzioni scolastiche, rimettere al centro il principio della responsabilità e, infine, restituire piena serenità al lavoro degli insegnanti e del personale scolastico e al percorso formativo delle studentesse e degli studenti”.