(Sesto Potere) – Faenza – 25 settembre 2024 – “Dopo le mie parole di ieri, questa mattina si è tenuta una riunione operativa per dare seguito a quanto annunciato: progetti immediati e lavori a protezione della città dal torrente Marzeno. Nella nostra scelta di procedere in autonomia, abbiamo trovato quell’attenzione fino a ieri mancata”: lo racconta in una nota il sindaco di Faenza Massimo Isola.
A questa riunione urgente, insieme agli amministratori comunali, hanno deciso di partecipare anche i vertici dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, del Consorzio di Bonifica e dell’Autorità di Bacino.
“Abbiamo affrontato da subito le prime operatività. Chiariamo: non riapriremo tavoli di discussione e non ci faremo trascinare in lungaggini. L’unico obiettivo è essere operativi da subito per la sicurezza dei cittadini. Ringrazio i tanti sindaci, amministratori e cittadini che mi hanno chiamato e scritto per trasmettermi sostegno e solidarietà”: conclude Massimo Isola.
Ieri il sindaco di Faenza aveva firmato una lettera che sarà inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per comunicargli alcune decisioni – ritenute “importanti” – che sono state assunte come Amministrazione Comunale.
Il contenuto della missiva è stato illustrato in un video e in una bvreve sintesi condensata in una nota scritta pubblicata nei canali del primo cittadino della città manfreda.
Ma perchè il sndaco ha deciso di scrivere al Presidente Mattarella?
Lo spiega lo stesso Massimo Isola: “La terza alluvione ha creato una situazione non più sostenibile, siamo all’emergenza dell’emergenza. Non possiamo attendere un minuto di più. Assieme alla Giunta, ho deciso, di assumerci la responsabilità di agire anche in deroga rispetto alle attuali competenze degli altri enti. Allo stesso modo chiediamo a tutti lo stesso atteggiamento per superare ogni barriera politica e burocratica. Ci aspettiamo coesione negli intenti e velocità negli interventi. In ogni caso, noi andiamo avanti lo stesso”. In che modo?
Lo spiega il sindaco: “Senza attendere le autorizzazioni e con il solo via libera informale già ricevuto, inizeremo i lavori per la messa in sicurezza del Marzeno. Abbiamo deciso di stanziare un contributo a fondo perduto di 10mila euro per ogni nucleo familiare che ha subìto almeno due alluvioni negli ambienti abitativi ubicati fondamentalmente nei piani terra, come sostegno alle spese sostenute per le necessità della famiglia. Chiederemo con forza che queste risorse, con fondi a carico del Comune implementati dalle donazioni, non siano sostitutive ma aggiuntive alle altre misure previste dal sistema di Protezione Civile. Stiamo in queste ore definendo la procedura, la più semplice possibile. Contiamo di inviare i soldi nei conti correnti nel più breve tempo possibile.”
In più il sindaco di Faenza prende di mira anche Hera: “Coscienti del grande lavoro di progettazione e ripensamento dell’intero sistema fognario svolto da Hera, in questa emergenza non è stata all’altezza. Quindi anche a Hera spa chiediamo azioni immediate per la sicurezza dei cittadini”.
Quali azioni? Elenca il sindaco: “sostituire il dispositivo di idrovore mobili con postazioni fisse nelle aree più critiche e già individuate nel piano d’azione messo a punto insieme, garantendo in caso di emergenza un presidio costante entro 30 giorni. Avviare entro 60 giorni tutti i cantieri dei bypass previsti nel piano di intervento come ‘imminenti’, in particolare per i quartieri Orto Bertoni e Bassa Italia. E un’ulteriore ricognizione immediata degli scarichi a fiume, verificandone l’operatività e intervenendo subito per la loro eventuale manutenzione”.