(Sesto Potere) – Bologna – 7 settembre 2024 – In queste ore si sono registrati i commenti di alcuni esponenti di spicco del centrosinistra sul decreto del governo Meloni per le concessioni balneari che stabilisce la proroga delle attuali concessioni fino al settembre del 2027 con l’obbligo, per le amministrazioni, di avviare le gare tre mesi prima, fissando la durata dei nuovi affidamenti da un minimo di 5 anni fino ad un massimo di 20 anni.
Il sindaco di Ravenna e candidato presidente dell’Emilia Romagna per il centrosinistra Michele de Pascale ha dichiarato che si tratta di: “Un decreto che aumenta la confusione mettendo a rischio il futuro di un settore che in Emilia-Romagna conta 1.500 imprese”.
““Le bugie del Governo sono state smascherate. Per due anni hanno alimentato le false speranze dei balneari e ora, come noi avevamo più e più volte ribadito, l’inganno è sotto gli occhi di tutti. Le gare per le concessioni si faranno, si devono fare, ed è tutto scritto nero su bianco nel ddl approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Con un ulteriore aggravante a peggiorare il quadro: il documento è confuso e presenta diversi aspetti controversi che rischiano davvero di mettere a rischio un settore che, solo da noi, conta 1.500 imprese”: ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini.
E lo stesso assessore Corsini ha fatto sapere che invierà al governo una proposta alternativa studiata nella regione: “Consegneremo al Governo il nostro documento e magari questa volta qualcuno a Roma capirà che non si può fare sempre e solo campagna elettorale, ma che, per il bene comune, occorre mettere da parte le ideologie”.
Posto che – come ha detto de Pascale (i due nella foto a lato) – “nel provvedimento di Roma ci sono lacune tecniche ed è necessario preparare un provvedimento serio” aggiungendo, sempre de Pascale, che è sua intenzione incontrare gli imprenditori balneari.
A stretto giro si registra la replica del parlamentare Jacopo Morrone, (nella foto in alto), segretario della Lega Romagna, che in una nota dichiara: “Solo chiacchiere e fraintendimenti strumentali sul provvedimento ‘balneari’ da Regione Emilia-Romagna e dal candidato piddino Michele De Pascale, capace solo di criticare senza proporre nulla di concreto. Non c’è alcun ‘caos’ in tema di concessioni balneari ma una piattaforma perfettibile che il governo di centrodestra è stato capace di mediare tenendo ferma la propria posizione a fronte di una sinistra che non solo ha creato il problema ma si è sempre inchinata supinamente ai diktat di Bruxelles. Chiarisca tra l’altro De Pascale quale sia la posizione del ‘suo’ campo largo visto che, soprattutto fra i suoi alleati ma anche in casa Pd, c’è il vizietto di denigrare i ‘balneari’ come una delle ‘lobby’ favorite dall’attuale esecutivo nazionale”.
“Comprendo – aggiunge Morrone – che tra gli operatori e i loro rappresentanti ci sia qualche malcontento perché si aspettavano di più e subito, ma è altrettanto innegabile che oggi siamo in una posizione nettamente più favorevole su cui si può ancora lavorare. Viene di qui, dai passi in avanti fatti dal governo, l’acredine di De Pascale che annuncia di voler incontrare gli imprenditori balneari asserendo che ci vuole un ‘provvedimento serio’. Alla buonora, libero De Pascale di incontrare chi vuole, ma si chiedano i suoi interlocutori perché il Pd in dieci anni di Governo e in Regione da sempre non abbia risolto prima il problema in modo ‘serio’.“
“In realtà, De Pascale non è mai andato al di là delle parole e delle promesse nonostante gli anni da sindaco di Ravenna, da presidente di Provincia, da eminente esponente Pd, da sostenitore dell’ex-presidente Stefano Bonaccini e della sua Giunta dove l’assessore al ramo è addirittura il ‘cervese’ Andrea Corsini che di balneari se ne dovrebbe intendere ma che in un decennio ha risolto ben poco”: conclude il deputato romagnolo della Lega Jacopo Morrone.