venerdì, Settembre 6, 2024
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Bologna, la testimonianza di Cefa dal Marocco: ancora nelle tende un anno dopo il sisma

(Sesto Potere) – Bologna – 6 settembre 2024 – Ai bordi delle macerie del villaggio di Talbourine, nel comune rurale di Tizi-n-Test, sorgono decine di tende ricoperte da sottili teli di plastica. Installate su parcelle agricole, le abitazioni di fortuna si trovano sulla sponda opposta del torrente in cui sorgeva il villaggio, ormai distrutto dal terremoto che lo scorso 8 settembre ha sconvolto il centro del Marocco.

Secondo I dati forniti dal governo, sono 2946 le vittime e 5674 i feriti accertati. Qui, 65 famiglie sono ancora in attesa di poter ricostruire le loro case. Nelle zone dell’Alto Atlante, tra le province di El Haouz – epicentro del sisma – di Chichaoua e di Taroudant – anch’esse duramente colpite – si stima che 19 mila abitazioni siano state completamente distrutte e 59 mila danneggiate.

Con uno staff operativo di 37 persone, CEFA (*) è presente in Marocco da 26 anni con diversi progetti per favorire lo sviluppo agricolo ed economico promuovendo i diritti, la formazione e la lotta alle diseguaglianze. Dopo il sisma dell’8 settembre 2023, CEFA h risposto con prontezza, innanzitutto fornendo assistenza immediata e supporto psicologico alle popolazioni colpite dal terremoto.

In un anno CEFA ha distribuito 550 tende, 3383 coperte, 615 materassi, 2695 kit igenico-sanitari e ha offerto un sostegno psico-sociale alla popolazione composta per la maggior parte da bambini e ragazzi in età scolare portando avanti115 gruppi di parola,199 sessioni individuali, 45 sessioni familiari grazie anche al sostegno di IMC, WeWorld, Fondazione Prosolidar, Emil Banca Credito Cooperativo, Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo 8X1000 Tavola Valdese, e tutti i donatori e le donatrici che hanno sostenuto l’impegno di CEFA dopo il sisma.

Oggi, a un anno di distanza la situazione rimane critica, si aprono le scuole nei villaggi-container che sono stati costruiti in terreni più accessibili, ma l’abbandono scolastico rappresenta un’emergenza nazionale poiché molte famiglie preferiscono restare accanto a quel che resta dei loro beni. Ciò nonostante, si stima che 500 mila persone si siano trasferite all’interno del paese. Di queste, buona parte sono studenti che – a seguito del crollo di oltre 530 scuole – sono stati assegnati a degli internati di Marrakech e Agadir.

Il governo di Rabat – che aveva subito annunciato aiuti economici diretti alle famiglie colpite dal sisma – ha erogato a partire da novembre un sussidio mensile di 2500 dirhams (poco meno di 250 euro) per ogni nucleo familiare. Questo assegno, previsto per una durata di 12 mesi, è stato integrato da 140.000 dirham di risarcimento per le case completamente distrutte e 80.000 per quelle parzialmente danneggiate.

(*) Cefa- il Seme della Solidarietà è un’organizzazione non governativa riconosciuta dal Ministero Affari Esteri, da UE e ONU. È nata per iniziativa di Giovanni Bersani, parlamentare italiano ed europeo, e da Padre Angelo Cavagna, prete pacifista, e di un gruppo di cooperative agricole bolognesi. Un’organizzazione che da più di 50 anni lavora per vincere fame e povertà. Aiuta le comunità più povere del mondo a raggiungere l’autosufficienza alimentare e il rispetto dei diritti fondamentali, quali istruzione, lavoro, parità di genere, tutela dei minori. Oggi CEFA è attiva in 11 paesi tra Italia, Africa e America Latina.